Belstaff ceduta agli austriaci
I Malenotti hanno ceduto Belstaff. Ieri la conferma ufficiale del passaggio del marchio di abbigliamento nelle mani di Labelux, holding finanziaria della famiglia austriaca Reimann,

La famiglia austriaca manterrà la sede a Mogliano confermando tutti i 184 dipendenti e la filiera dell'indotto.
L'accordo è stato sottoscritto in Regione assieme ai sindacati: e ora si attende il nuovo piano industriale.
Secondo gli atti sottoscritti tra i Malenotti e Labelux, il passaggio dell'ambìto marchio Belstaff - apprezzatissimo dai vip, non solo di Hollywood - è avvenuto tramite cessione di ramo d'azienda. Esce la Clothing Company, entra la società austriaca, colosso del settore abbigliamento e accessori di lusso.
L'operazione - da 40 milioni - entrerà nel vivo a partire dal 1º giugno prossimo, anche se il neo rappresentante di Belstaff, Michel Lhoste, ha già preso in mano le redini dell'azienda trevigiana.
La prima mossa è un rilancio sui mercati internazionali grazie alla liquidità garantita dalla famiglia Reimann (forti di un patrimonio di 7,15 miliardi di euro) e alla potenza distributiva di Labelux, che verterà sui potenti canali commerciali già testati per Zagliani, marchio italiano di nicchia per borse in pelle di alta qualità, e Bally, ditta svizzera di scarpe e accessori sempre in pelle.
La nuova società veicolo che porterà alla cessione del 100% del capitale sociale detenuto da Clothing Company del patron Franco Malenotti si chiama Belstaff srl, che assorbirà tutti i 184 dipendenti. Divisi fra Mogliano (120), Mestre (30), e i commessi degli shop di Treviso, Venezia, Milano, Firenze, Bologna, Roma, Castelromano, Barberino, Serravalle, Madrid, e al personale delle filiali estere.
«Nessuna modifica ai contratti e ai trattamenti economici - afferma Wilma Campaner della Filctem-Cgil, al tavolo regionale con l'assessore Elena Donazzan, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil - l'accordo trovato è molto buono non è prevista nemmeno un'ora di cassa integrazione. La nuova proprietà assicura anzi un pronto rilancio e nuove assunzioni».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video