“Bee-Bot”, il robottino entra nelle elementari

MASERADA. C’è un nuovo compagno “virtuale” nelle prime classi delle elementari maseradesi: si chiama “Bee-Bot” ed è un’ape-robot che a partire da quest’anno scolastico diventa parte integrante della didattica. Una esperienza, quella con “Bee-Bot”, che l’Istituto comprensivo di Maserada ha deciso di promuovere, tra i primi nel Veneto. «C’è la necessità di sviluppare nuovi strumenti didattici e pedagogici per andare incontro alle esigenze dei bambini d'oggi che sono “nativi digitali” e quindi abituati alla tecnologia sin da piccolissimi», spiega il dirigente scolastico Sandro Corradini, che ha fortemente sostenuto il progetto della robotica con il sostegno degli insegnanti. Per le classi quinte, invece, prosegue anche quest’anno l’esperienza con i Lego Mindstorms Education, particolare tipologia hi-tech e meccanizzata dei classici mattoncini che permette la costruzione di robot dotati di sensori, motori, processore, connettori.
“Bee-Bot” verrà utilizzata nelle elementari di Maserada, Varago e Candelù. La forma è quella di un’ape e sul dorso è dotata di pulsanti: il robot può effettuare spostamenti in avanti e indietro, a destra o a sinistra. Il tutto ricalca quello che, agli albori dell’informatica, era il linguaggio di programmazione Logo con il celeberrimo cursore “tartaruga”. «Lo strumento permette un approccio ludico all’apprendimento, i bambini diventano protagonisti della lezione programmando le api con i pulsanti e automaticamente iniziano a riflettere e a consultarsi sul tipo di percorso da far fare al robottino. Cominciano a sviluppare capacità critiche per la risoluzione di problemi e potenziano le abilità logiche», spiegano gli insegnanti. “Bee-Bot” può scorrere su un tappeto su cui sono rappresentati simboli, oggetti, numeri, lettere: ed è così che l’ape-robot può essere programmata ad esempio per raggiungere tutte le lettere per formare una parola o per andare a posizionarsi sul numero che rappresenta il risultato di un’operazione. L’arrivo in classe dei robot rappresenta la conclusione di un percorso che ha visto coinvolti anzitutto i docenti con corsi di aggiornamento e gruppi di lavoro.
Rubina Bon
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