Bcc Trevigiano sotto choc: oggi il nuovo presidente

VEDELAGO. Il Credito Trevigiano, ancora sotto choc dopo lo scossone imposto dalla Federazione Venet delle Banche di Credito Cooperativo, prova a ripartire.
Dirigenza decapitata giovedì sera con le dimissioni “coatte” del presidente Nicola Di Santo, del suo vice Carlo Zacco e dei consiglieri Daniele Graziotto e Paolo Vendramini, oggi si parte. C’è ansia tra i correntisti. «Preoccupazione non giustificata», ribadiscono dall’istituto dove dallo scorso 5 dicembre sono al lavoro gli ispettori della Banca d’Italia. Vi resteranno fino a metà marzo: stanno passando al setaccio i conti, visionando spese e valutando piccole e grandi operazioni. Per per ora nessuna sentenza definitiva, solo la certezza di un bilancio - il primo nella storia dell’istituto - con il segno meno, già accertato con la semestrale 2013. Un meno 8 milioni e centomila euro che impensierisce, ma non sembra drammatico.
Nel pomeriggio di oggi, in villa Emo, cuore amministrativo della banca, si terrà il primo consiglio di amministrazione del dopo Di Santo. I sette consiglieri rimasti dovranno individuare il nuovo presidente. In pole c’è Paolo Cavasin, dirigente di Latterie Venete. Abita a Cavasagra e ha guidato il matromonio tra la vedelaghese Latterie Trevigiane e la vicentina Caform, da cui è nata appunto Latterie Venete. Un percorso delicato all’insegna del rinnovamento nella tutela dei posti di lavoro e nella garanzia dei conti in attivo in un periodo di crisi globale, proprio quello che Federveneta chiede al Trevigiano dopo il sacrificio di Di Santo. Da statuto la carica di presidente spetta a chi ha alle spalle almeno un mandato all’interno del cda dell’istituto. Condizione che Cavasin condivide con Sergio Rigon (titolare dell’omonimo mobilificio di Vedelago), Roberto Dussin (ex artigiano tessile) e Dario Bonora (ingegnere di Caerano). Cavasin sembra il più titolato alla sucessione di Di Santo. Oggi il cda nonimerà anche il nuovo vicepresidente. Qui il nome che circola è quello di Mauro Bordin, dirigente generale del gruppo Expert. Entro maggio il cda potrebbe consegnare il proprio mandato nelle mani dell’assemblea dei soci. Nel frattempo potrebbe cooptare al suo interno quattro soci in sostituzione dei dimissionari. Renato Mason , ex direttore generale dell’Usl 8 e direttore regionale di Confartigianato, prima, è già in pista. In queste ore sono in corso contatti, telefonate e incontri per definire strategie. E già si fanno i primi approcci per la creazione di nuove cordate alla conquista dei vertici del Credito Trevigiano.
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