Batteri nelle salsicce: a processo

CHIARANO. Concentrazione eccessiva di batteri nelle salsicce: titolare della macelleria a processo. Protagonista Marco Bolzan, titolare della macelleria di Chiarano che porta il suo nome. L’uomo è accusato di aver violato la legge 283 del 1962 sulla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari, che all’articolo 5 vieta la preparazione o la vendita di «alimenti o bevande con cariche microbiche superiori ai limiti stabiliti dal regolamento di esecuzione o da ordinanze ministeriali».
È proprio sulla misurazione che ha portato a questo presunto sforamento che si è concentrata la battaglia tra accusa e difesa, ieri, durante il processo che si svolge a Treviso. Secondo l’accusa, in un campione di salsiccia prelevato in macelleria e sottoposto ai controlli da parte dell’Usl 9 si sarebbe registrata una concentrazione batterica superiore ai limiti di legge. Secondo la difesa di Bolzan, rappresentata in aula dall’avvocato Giuseppe Muzzupappa, i controlli non sarebbero stati eseguiti secondo le regole imposte dalla legge. In particolare, il prelievo di carne sarebbe stato unico, mentre la legge impone quattro campioni distinti, e il trasporto e la conservazione della carne fino al laboratorio di analisi non sarebbero stati eseguiti con la certezza della giusta temperatura. Un tecnico dell’Usl, chiamato a deporre in aula, ha rivendicato la perfetta esecuzione dei controlli e la taratura ottimale degli strumenti, termometri compresi.
Un braccio di ferro che continuerà nella prossima udienza, prima della sentenza del giudice.
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