Barchessa Manin, ristorante a Tvburger «Gestore serio, si parte entro l’estate»

MONTEBELLUNA. È di TVburger l’unica offerta arrivata in municipio per prendere in gestione la Barchessa Manin a Montebelluna e avviare attività di ristorazione e di promozione dei prodotti tipici del territorio. Loris Gatto, il titolare, ha un esercizio a Treviso, in piazza Mazzini e adesso intende raddoppiare a Montebelluna gestendo la Barchessa Manin dove può realizzare un locale sulle orme di quello di Treviso, puntando sulla qualità e sui prodotti a chilometro zero.
Era arrivata una sola offerta per prendere in gestione la Barchessa Manin, ugualmente l’amministrazione comunale aveva voluto costituire una commissione che la esaminasse: l’altra sera è stata aperta la busta e così è diventato noto chi era l’imprenditore del settore gastronomico che si era fatto avanti per assumere la gestione della restaurata Barchessa Manin.
«TVburger ha presentato un bel progetto per la Barchessa Manin », sostiene l’assessore ai Lavori pubblici Michele Toaldo che ha seguito tutta la pratica. «Per la Barchessa ci voleva una gestione importante e il titolare, Loris Gatto, ha una grande esperienza nel settore. Attualmente gestisce il TVburger, ma prima aveva seguito tutto il settore per Panorama ed era stato tra gli organizzatori della parte gastronomica della Festa dei 150 anni dell’Italia che si era tenuta al Lingotto a Torino. È una gestione impegnativa quella della Barchessa Manin e TVburger ha tutte le potenzialità per farlo».
Adesso si tratta di vedere in che tempi sarà aperta l’attività alla Barchessa Manin, in piano centro storico. C’è infatti tutto da attrezzare: dalla cucina alle sale, insomma tutto l’arredo. Inoltre è stato chiesto di ricavare uno spazio al piano superiore dove attrezzare una seconda cucina collegata con un portavivande. Un investimento da centinaia di migliaia di euro per aprire a Montebelluna un locale che faccia tendenza. E faccia vivere il parco Manin.
Al piano terra ci sono due sale laterali mentre nella zona centrale vanno le cucine, i servizi e il bancone; al piano superiore ci sono la sala centrale e due sale laterali. Ha anche una importante area esterna, con pavimentazione in porfido in continuità con l’interno. L’idea però è di poter utilizzare anche la parte alberata a nord della Barchessa Manin in occasione di eventi attrezzandola con gazebi temporanei. Il progetto dovrebbe vedere la luce entro l’estate in modo da poter sfruttare fin da subito l’esterno. Il bando di gara prevedeva una concessione per 12 anni rinnovabili per altri 6, un canone d’affitto minimo di 21mila euro all’anno.
Il Comune si era poi riservato l’utilizzo gratuito per 30 giorni all’anno della sala centrale e di una delle salette laterali del primo piano per esposizioni, senza interrompere l’attività del locale e altri 50 giorni dell’intero primo piano per riunioni, convegni, eventi, mostre temporanee. Quindi sta prendendo piede il progetto di far diventare la Barchessa Manin il luogo della ristorazione e della promozione dei prodotti tipici del terrirorio e contemporaneamente dare vita al parco. Nulla invece si è ancora mosso per Villa Pisani, altro complesso restaurato dove sono previsti ristorante, enoteca e alcune camere, il tutto da dare in gestione ma finora senza offerte. —
Enzo Favero
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