Asta di Grafiche Vianello dall’estero per comprare

Ponzano, vendute al prezzo doppio tutte le pregiate macchine da stampa L’azienda è fallita dopo 117 anni di attività nell’editoria di alto livello

PONZANO. Grafiche Vianello, a meno di quattro mesi dal fallimento di uno dei marchi storici della Marca è iniziata ieri la procedura di dismissione del patrimonio dell'azienda di Ponzano.

I creditori. Ha riguardato una prima tranche dei macchinari delle Grafiche Vianello: una vera e propria boccata d'ossigeno per i creditori - in primis gli ex dipendenti e poi i fornitori - che ieri mattina hanno voluto presenziare alle operazioni di vendita coordinate dalla casa d'aste “Aste 33”.

La vendita all'asta. La base d'asta complessiva dei beni in vendita era di circa 390 mila euro. I macchinari sono stati assegnati per un valore complessivo di 765 mila euro, ovvero quasi il doppio rispetto a quanto stabilito in partenza dalle perizie dei tecnici. Soldi, questi, che serviranno alla curatela fallimentare per pagare anche parte delle esposizioni delle Grafiche Vianello. A fare la parte del leone e garantire il quasi raddoppio dei fondi ricavati, la vendita di una grande macchina da stampa in abbinata a una macchina piega lastre che era stata valutata a corpo poco più di 310 mila euro ed è stata aggiudicata a 630 mila euro. In vendita anche una macchina da stampa (67 mila euro), una fustellatrice, una macchina da stampa litografica, una taglierina (18.500 euro), una piegatrice (14.500 euro), una accavallatrice (25 mila euro) e altri macchinari per la stampa e la produzione dei pregiati volumi.

Compratori. A farsi avanti sono state soprattutto aziende del settore grafico interessate ai macchinari hi-tech dell'azienda ponzanese fallita. Non solo aziende italiane, ma anche da Francia e Germania. Quella effettuata ieri è stata una aggiudicazione temporanea dal momento che, come previsto dalla legge, per i dieci giorni successivi all'asta chiunque potrà offrire il 10 per cento in più rispetto al valore di aggiudicazione provvisoria e quindi riaprire l'asta a due.

La storia. Questioni procedurali a parte, l'asta di ieri rappresenta il primo atto di dismissione del patrimonio delle Grafiche Vianello, fallite dopo 117 anni di storia, con i quattordici dipendenti rimasti senza stipendio da metà del 2015. Ad inizio anno, il tracollo: inutile ogni tentativo di salvare un pezzo di storia dell'editoria a livello internazionale, in particolare nel settore dei volumi fotografici che hanno raccontato i paesaggi veneti, le colline, Venezia, i grandi maestri da Giotto a Carlo Scarpa, l'architettura e il design. Proprio il patrimonio librario delle Grafiche Vianello che giace ancora nei magazzini della ditta sarà oggetto della prossima asta. Centodiecimila volumi che saranno battuti entro la fine dell'anno assieme ai beni che non sono andati venduti ieri e ad altri pezzi del patrimonio delle Grafiche Vianello.

Rubina Bon

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