Assunto grazie al falso diploma licenziato bidello di 20 anni

Da alcuni giorni non lavora più nella scuola del quartiere Est ed è tornato a casa Ora rischia come atto dovuto anche una denuncia penale alla magistratura
Una bidella cammina in un corridoio il primo giorno di scuola al liceo Newton di Roma, oggi 12 settbre 2011 a Roma..ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Una bidella cammina in un corridoio il primo giorno di scuola al liceo Newton di Roma, oggi 12 settbre 2011 a Roma..ANSA/ALESSANDRO DI MEO

MOGLIANO. Stipendio attorno ai 1000 euro, regolare contratto: era migrato dal sud verso il Nordest per lavorare e si era ben integrato con il resto del personale. Alloggiava all’Astori, aveva preso una stanza in affitto nella foresteria del collegio Salesiano: dall’inizio dell’anno scolastico aveva iniziato a lavorare come bidello nella scuola primaria Anna Frank di via Barbiero. Nei giorni scorsi però è stato licenziato in tronco: anche lui, come altri “colleghi” nel resto della provincia, è risultato in possesso di requisiti falsi.

i controlli

L’uomo, ancora ventenne, è finito nelle maglie dei controlli sui falsi diplomi innescati da un servizio di Striscia la Notizia. Da alcuni giorni non lavora più nella scuola del quartiere Est e probabilmente è tornato nella sua terra d’origine. Terra di Sud, terra dove la disoccupazione giovanile raggiunge i picchi più alti nello scenario nazionale. E dove, in alcuni casi, il lavoro se non c’è, te lo inventi, oppure te lo compri: stando alle accuse, luie altri suoi colleghi, hanno fatto ricorso al cosiddetto “diplomificio”, un sistema truffaldino che, secondo le prime stime, avrebbe portato in Veneto un centinaio di lavoratori con titoli fasulli. Anche a Mogliano, come in tutta la Marca, su indicazione del Miur, sono state avviate le puntuali verifiche sui certificati del pesonale Ata: una ventina i casi sospetti di cui uno nell’istituto comprensivo Marta Minerbi.

il licenziamento

Altro personale proveniente dalle regioni del Sud è recentemente entrato in servizio, ma diplomi e “anzianità” di servizio risultano conformi. Il giovane falso bidello, o presunto tale, dopo il licenziamento, rischia ora come atto dovuto, anche una denuncia penale alla magistratura. Tra i colleghi serpeggia un po’ di rammarico: «Non è stata una vicenda che si è svolta a cuor leggero» spiega una collega «tutti ci siamo resi conto che era una brava persona, però purtroppo funziona così. Ci sono anche tante persone in regola che rimangono fuori dalle liste d’attesa. Trovo che sia giusto intervenire e rispettare la legge».

i curriculum

Il Miur, ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ha dato mandato alle segreterie di tutti i circoli didattici di passare al setaccio i requisiti del personale. Puntualmente gli impiegati della scuola si sono messi alla ricerca. La falsificazione del proprio “curriculum” non riguarda solo i titoli di studio ma anche altri titoli, come i corsi di specializzazione in informatica, che consentono di avanzare con i punti nelle graduatorie. Non è escluso che nei prossimi giorni emergano altri casi come quello del falso bidello moglianese. Contattata a riguardo la dirigente dell’istituto Susanna Picchi, che è anche preside dell’istituto Giorgi, ha preferito non commentare la vicenda.

Quello della scuola nei confronti dei falsi bidelli rimane comunque un atto dovuto e altrettanto vale per l’azione giudiziaria nei confronti sia del diretto interessato, sia dei truffatori che hanno architettato questo sistema per l’assunzione facile nel mondo della scuola trevigiana. —

Matteo Marcon

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