Assalto a 2 studi legali di Treviso, cassaforte rubata

Viale Verdi, presi di mira gli uffici di un’azienda e gli studi degli avvocati Tomadini e Zola: via pc, telefoni e cinquemila euro

TREVISO. Due studi legali ed un’azienda di fotovoltaico sono finiti nel mirino dei ladri, nella notte di ieri, in viale Verdi a Treviso. Il bottino: un cellulare, un pc e una cassaforte con all’interno 5.000 euro in contanti, carte di credito e bancomat. Fortunatamente non sono stati rubati computer con i dati sensibili dei clienti. Del caso si stanno occupando i carabinieri.

I ladri hanno inizialmente preso di mira il palazzo al civico 23 di viale Verdi, nei pressi del tribunale, dove ha sede la Upsolar, un’azienda che si occupa di fotovoltaico. Dopo aver raggiunto il tetto, grazie ad una porta d’ingresso lasciata aperta, si sono calati nel terrazzo all’ultimo piano, il quarto, ed hanno forzato una porta-finestra. Da lì sono entrati negli uffici, rovistando nei cassetti delle scrivanie a caccia di denaro o apparecchi di valore. Poi, una volta concluso il lavoro, sono usciti dalle porte d’ingresso. Il bottino si è limitato a un personal computer della “Apple” e materiale informatico. «È la prima volta che riceviamo la visita dei ladri», spiegano i dipendenti. «Abbiamo scoperto soltanto stamattina quello che era successo nella notte. Hanno aperto i cassetti delle scrivanie e degli armadi. Alla fine se ne sono andati con un personal computer e un po’ di materiale informatico. Fortunatamente non sono stati toccati i computer aziendali dove erano inseriti dati sensibili del nostro lavoro».

Nello stesso palazzo, allo stesso piano, c’è la sede dello studio legale Tomadini. Anche qui i ladri sono entrati forzando gli infissi. Magro il bottino, un cellulare della Samsung. «Ci è andata bene - spiega l’avvocato Giorgio Tomadini - perché hanno rubato soltanto il mio cellulare. Fortunatamente i computer non sono stati toccati, non tanto per il loro valore quanto per i dati inseriti. A mio giudizio non si trattava di professionisti. Neanche il mio portatile o il vecchio cellulare della collega sono stati toccati. Eppure erano sopra le scrivanie».

I banditi si sono spostati successivamente nella palazzina al civico 27 dove ha sede lo studio legale Gheno-Zola. Qui i ladri hanno portato via la cassaforte, trovata all’interno dello studio. Dentro c’erano cinquemila euro in contanti, carte di credito e bancomat che sono stati opportunamente bloccati. «Stamattina quando siamo entrati nello studio - spiega l’avvocato Laura Zola - abbiamo trovato la sorpresa. Era tutto in disordine. Cassetti aperti e carte per terra. Ci consola il fatto che non abbiano toccato i documenti che riguardano i clienti del nostro studio. Cercavano soltanto denaro. Infatti hanno preso di mira la cassaforte. Un lavoro “pulito”». Per entrarvi i malviventi hanno forzato una finestra sul retro. «Siamo tutti sotto choc - continua l’avvocato Zola - perché è la prima volta che ci capita un fatto del genere. Non ce l’aspettavamo proprio».

I carabinieri sono stati immediatamente contattati dagli studi professionali derubati. Sul posto sono stati effettuati i rilievi da parte dei militari del reparto scientifico.

 

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