Asolo, la provocazione del Bar Centrale: arriva lo spritz alla cannabis

Lele ed Ezio Botter: «Volevamo offrire ai clienti qualcosa fuori dagli schemi». La novità è stata creata da Nicola Latronico e prodotta dalla distilleria Genziana
DePolo Asolo Bar Centrale Lele e Ezio Botter servono lo spriz al cannabis
DePolo Asolo Bar Centrale Lele e Ezio Botter servono lo spriz al cannabis

ASOLO. Uno spritz… stupefacente, ma in senso buono: e non solo perché invece del classico colore rosso è verde, ma perché insieme a ghiaccio, selz e prosecco, l’ingrediente principe è un liquore alla cannabis.

La nascita

A servirlo è il Bar Centrale di Asolo, locale storico, che ha subito raccolto la “provocazione” di una idea nata e prodotta nella Marca. Una novità che si chiama CanabiSpritz, creata da Nicola Latronico di Cornuda e prodotta dalla distilleria Genziana di Pieve del Grappa. «Quando me l’hanno proposto – spiega Emanuele “Lele” Botter, che da quarant’anni gestisce con il fratello Ezio lo storico locale asolano in pieno centro e meta di tante celebrità – all’inizio ho titubato un po’: ma mi entusiasmava l’idea di offrire qualcosa fuori dagli schemi, almeno per un locale come il nostro. E così ho detto: ma sì, buttiamoci in questa avventura».

Le perplessità

Certo, qualche perplessità c’è stata da parte dei clienti nel sentirsi proporre uno spritz verde e per giunta alla cannabis, soprattutto da parte dei più tradizionalisti, per i quali lo spritz è Prosecco, aperol, acqua o soda. Insomma, la cannabis non è il primo ingrediente che viene in mente quando ci si siede ai tavolini che affacciano sulla piazza per qualche momento di relax. Ma era proprio l’effetto sorpresa che cercavano i fratelli Botter. Diciamo subito che il gusto è completamente diverso dallo spritz classico: del resto, il CanabiSpritz assomiglia più ad un amaro che agli altri prodotti che normalmente sono alla base del drink veneto per eccellenza: «Però piace – continua Lele – e secondo me è una bella idea». La ricetta della preparazione del Centrale è semplice: un quarto di acqua gassata o seltz, due quarti di Prosecco doc, un quarto di CanabiSpritz.

È tutto legale

Il tutto decorato da limone e foglioline verdi “di menta – precisa Lele scherzando – non di quello che ci si può immaginare…”. Diciamo subito che la produzione di questo liquore-aperitivo è del tutto legale: «Alla base c’è l’infuso di semi di canapa, ma la quantità di Thc (ovvero il principio attivo della cannabis, ndr) è rigorosamente dentro i limiti di legge, ovvero non supera lo 0, 2 per cento», spiega l’inventore Nicola Latronico, che lavora nel settore commerciale del beverage, ma che ha voluto anche sviluppare idee nuove come il gin al lemongrass (per intenderci alla citronella) e appunto il liquore ai semi di canapa. Insomma, una precisazione importante viste le polemiche che sono divampate a livello nazionale sui tanti prodotti a base di cannabis che, di recente, sono stati immessi sul mercato.

Le origini

«I semi di canapa arrivano dalla Francia – spiega Alessandro Carlassare, titolare della distilleria Genziana – per l’unico motivo che la legislazione in questo Paese è più avanzata in Italia circa la tracciabilità del prodotto, cosa che ne consente il libero commercio nell’Unione Europea». A quanto pare questa novità sta andando molto bene: ovvio che al momento la principale spinta arriva da quel senso di “proibito” che però si trova in vendita anche nei supermercati. E dove lo sballo dipende se ne si beve troppo, non da quello che c’è dentro...

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