Arpav: l’aria a Morgano peggio di quella di Treviso

Ieri pubblicati il dati del monitoraggio fatto l’anno scorso in inverno ed estate Pm10 quasi allo stesso livello, ma benzene e idrocarburi sono più alti del 25%

MORGANO. Morgano ha meno di 5 mila abitanti, il territorio comunale conta vari borghi distinti, separati tra loro da ampi appezzamenti agricoli, gli stessi che si estendono oltre i confini. Eppure ha un’aria peggiore di quella che aleggia sul capoluogo, Treviso, con i suoi 83mila abitanti, un territorio quasi interamente edificato e soprattutto le 40 mila macchine che ogni giorno invadono il Put di Treviso nell’ora di punta (e parliamo solo del Put). Possibile? Lo dicono i dati, quelli analizzati dai laboratori e dai tecnici di Arpav che proprio ieri hanno pubblicato i risultati di una campagna di indagine realizzata a Morgano l’anno scorso.

Difficile sostenere una diversa interpretazione dei numeri; le cifre quelle sono e quello raccontano: nei due periodi di rilevamento considerati dall’agenzia regionale per l’ambiente la centralina posizionata a poche decine di metri dalla rotonda di Badoere, in un luogo ritenuto analiticamente rappresentativo, i livelli di polveri sottili riscontrati sono stati si poco inferiori a quelli del capoluogo, mentre benzene e Ipa (idrocarburi aromatici) sono stati riscontrati in presenza maggiore rispetto alla centralina di via Lancieri di Novara, a Treviso.

Polveri sottili.

I rilevamenti sono stati fatti dal 14 gennaio al 6 marzo 2016 e dal 27 luglio al 6 settembre per il periodo estivo. Durante i due periodi di monitoraggio la concentrazione di Pm10 ha superato il valore limite giornaliero (50 microgrammi) per 18 giorni su 36 nel periodo invernale e mai nel periodo estivo con una media di inquinamento pari a 66 microgrammi nel periodo invernale e 18 nel periodo estivo per un valore medio di 41 microgrammi. Negli stessi due periodi, gli sforamenti registrati a Treviso sono stati venti (valore 72 microgrammi in inverno contro i 66 di Morgano) per una media generale pari a 44 microgrammi. Meglio l’aria aMorgano, ma mica di tanto...

Benzene & Co. Chiariamo subito che i limiti di legge non sono stati sforati, ma i dati sono significativi come lo è il margine che discosta i valori di Morgano dal Capoluogo. Nell’aria del piccolo comune trevigiano in inverno sono stati riscontrati valori di benzene pari a 2,6 microgrammi di media, a Treviso la media è 0,8. Non va meglio sul fronte del toluene (metilbenzene): 3,3 di media a Morgano, 2,2 a Treviso. Più bassi solo i valori di Etilbenzene e Xileni.

Idrocarburi fuorilegge. Per quantificare il rapporto tra Morgano e Treviso basta il dato del benzoapirene: in inverno a Morgano la media è stata di 4,9nanogrammi, a Treviso di 4,1. In estate i valori sono stati irrisori, ma comunque sempre superiori nel piccolo comune. La media è di 2,4 nanogrammi a Morgano e di 2 nanogrami a Treviso. Il limite di legge? 1 nanogramo.

Le cause? Arpav dà una lettura meramente numerica: “qui rilevamenti più pesandi che lì”. Il Comune di Morgano si è riservayto di leggere il report e contattare Arpav prima di esporsi, e così ha deciso anche il comitato contro l’aeroporto Canova. Che c’entra lo scalo? I voli su Treviso possano avere una responsabilità nella qualità dell’aria su Morgano? O i livelli di inquinamento sono imputabili ad una stagnazione di aria cattiva che ristagna su tutta la pianura di Marca pur diversificandosi un po’ tra zona e zona? I rilevamenti effettuati da Arpav quasi nello stesso periodo a Castelcucco fanno propendere per questa seconda ipotesi. Anche lì infatti benzene e Ipa erano fuori scala.

Federico de Wolanski

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