Appello di Maccarrone «Non sono il candidato ma Italia Viva rientri»

L’avvocato spiega: «Sarei stato una scelta fuori dai partiti però adesso occorre ritrovare l’unità della nostra coalizione»
Francesco Dal Mas

CONEGLIANO

Tutti al lavoro, nella coalizione di "Noi per Conegliano" per creare le condizioni favorevoli al rientro di “Italia Viva”. E il primo ad adoperarsi in questo senso è proprio lui, l’avvocato Giovanni Maccarone, che i renziani coneglianesi avrebbero preferito – perché civico – come candidato sindaco, anziché Francesca Di Gaspero, ritenuta troppo vicina al Pd. Il quale Pd l’avrebbe imposta, a dire di Italia Viva. Ma è lo stesso professionista a precisare che non vuol diventare il pomo della discordia.

«Il mio ruolo all'interno della coalizione “Noi per Conegliano” – racconta - è sempre stato di coordinamento e unione delle varie componenti. Sono entrato nella lista con spirito di servizio e proprio perché il gruppo è composto da molte entità partitiche e personalità indipendenti. Il mio ruolo è stato quindi facilitato dall'essere persona senza alcuna tessera politica e la mia candidatura era quindi nata in tale funzione». Maccarone precisa che l’avrebbe accettata solo se fosse stata l'espressione di tutta la coalizione. Gli alleati del Pd stavano tifando per lui, quando il Pd, in parte supportato anche dal M5S, rivendicava il diritto a scegliere, essendo l’azionista di maggioranza. E tra Isabella Gianelloni e Francesca Di Gaspero, la scelta è stata per la giornalista che lavora in consiglio regionale a Milano. «Resomi conto, oltre un mese fa, che così non era (legittimo che le forze politiche rappresentassero altre possibili candidature), avevo deciso autonomamente di ritirarla. Tale scelta è stata spiegata a tutta la coalizione, compresa quindi Italia Viva, in quanto avevo allora dichiarato essere io uomo di unione e non di rottura.

Ringrazio ovviamente Italia Viva per la stima politica che mi ha sempre dimostrato – conclude Maccarone - ma non posso essere certamente d'accordo con una decisione di uscita dal gruppo che da un punto di vista politico mi sembra quanto meno avventata. Spero infatti, come tutta la coalizione, che vi sia un ripensamento avendo sempre lavorato bene sia con Antonella Antonello, sia con Stefano Battistella, che considero, peraltro, degli amici».

Come la stessa Di Gaspero, anche il segretario del Pd, Roberto dell’Acqua, mantiene la porta spalancata:«La candidatura di Francesca non è stata improvvisata, tanto meno imposta. Era lì da tempo ed è avvenuta dopo un momento di riflessione. Siamo lo stesso pronti ad accoglierli nuovamente e per loro c’è sempre posto. Una volta che sarà concluso il loro processo di maturazione interna, che consentirà a Italia Viva di comprendere dove posizionarsi, noi saremo nuovamente pronti ad accoglierli». —



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