Appalto sbagliato Ulss: la Cisl chiede conferenza pubblica

Anche il Pdci contro Del Favero
CONEGLIANO. «Ricordiamo a Del Favero che sta ricoprendo la carica di direttore di un Ulss, quindi di un’azienda pubblica, non è amministratore delegato di una ditta privata, dove per un errore del genere avrebbe già perso il posto di lavoro»: la denuncia è del Partito dei Comunisti Italiani, con Stefano Mestriner (segretario provinciale) e Mirella Balliana, che si riferiscono all’appalto bocciato dal Tar sul nuovo blocco ospedaliero.


«Negli ultimi anni - sostengono - si sono fatte delle scelte scellerate nella gestione del patrimonio immobiliare dell’Ulss 7: dal cantiere sempre aperto dell’ospedale di Conegliano, all’acquisto del ospedale privato De Gironcoli, all’opzione, per il distretto sanitario, di acquistare parte della struttura dell’ex ospedale di Serravalle, soprassedendo al restauro di «Villa delle Rose» che avrebbe consentito un notevole risparmio di denaro. Chiediamo che emergano anche le responsabilità politiche. Chi spreca in questo modo soldi pubblici ha una sola alternativa: dimettersi».


Anche la Cisl interviene sulla questione dell’appalto per il nuovo blocco chirurgico. «Proponiamo che ci sia una convocazione della conferenza dei sindaci aperta anche ai cittadini. E’ necessario, a questo punto, il coinvolgimento del territorio - afferma Antonio Soldera, della Cisl coneglianese - il blocco dei lavori è un danno. Chi dovrà rispondere sarà chi ha dato l’appalto, quindi il direttore generale Del Favero, e l’Ulss 7. Eventuali altri ricorsi potrebbero comportare ancora un dispendio. E ancora una volta a pagare sarebbero tutti i cittadini».

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