Appalti, sotto inchiesta la “Aldo Tasca”

Blitz negli uffici di Ponzano, l’ipotesi è di corruzione: nel mirino la ristrutturazione di un condominio danneggiato dal sisma
FILIPPI PONZANO AG. FOTOFILN TV. DITTA TASCA ALDO IN VIA E. MAJORANA,11
FILIPPI PONZANO AG. FOTOFILN TV. DITTA TASCA ALDO IN VIA E. MAJORANA,11

TREVISO. Una storica impresa edile di costruzioni e restauri della Marca, la Tasca Aldo spa, è al centro di un’inchiesta della procura della Repubblica di L’Aquila. Sotto la lente d’ingrandimento della magistratura abruzzese è finito l’appalto sulla ricostruzione di un condominio fortemente danneggiato dal terremoto nell’aprile del 2009. L’inchiesta è stata innescata da un esposto di un inquilino del condominio della cui ricostruzione la Tasca Aldo spa ha ottenuto l’appalto. Le ipotesi di reato sono diverse, tra queste anche il concorso in corruzione di persona incaricata di pubblico servizio. L’inchiesta vede indagati, oltre al vertice dell’azienda di Ponzano Veneto, anche un funzionario del Comune dell’Aquila. Quest’ultimo, secondo indiscrezioni, sarebbe anche l’amministratore del condominio della cui ricostruzione si sta occupando la Tasca Aldo spa. Gli investigatori abruzzesi, coordinati dal pubblico ministero David Mancini, sono arrivati fino a Ponzano Veneto per perquisire la sede dell’azienda trevigiana ed ha sequestrato documenti e computer. Tra l’altro la stessa azienda, che è difesa dall’avvocato Alfonso Distaso, ha messo a disposizione tutto il materiale richiesto dalla magistratura abruzzese nella convinzione di poter fare chiarezza su ipotesi d’accusa dalle quali la Tasca Aldo spa si sente completamente estranea ed è pronta a dimostrarlo nel corso dell’indagine.

Sono pochi i dettagli filtrati dell’inchiesta della procura della Repubblica dell’Aquila che è ancora alle sue battute iniziali. Poco meno di un mese fa, gli uomini della polizia giudiziaria della procura dell’Aquila sono arrivati nella sede dell’azienda di Ponzano Veneto con un decreto di perquisizione per sequestrare computer e documenti che potessero fare luce sull’inchiesta. Un’inchiesta che riguarda l’appalto di ricostruzione di un condominio vinto dalla Tasca Aldo spa. Ad innescare l’indagine della procura abruzzese, coordinata dal pubblico ministero David Mancini, è stato un esposto inviato da un inquilino del condominio, scaturito nell’ambito di una causa civile. Nel mirino della procura abruzzese è finito in particolare un funzionario del Comune aquilano, che ricopre anche il ruolo di amministratore del condominio in questione ed i presunti rapporti intercorsi con l’azienda di Ponzano.

L’inchiesta era inizialmente partita con l’ipotesi di reato di concorso in abuso d’ufficio. Da qui la richiesta del pm Mancini di perquisire gli uffici dell’azienda di Ponzano per sequestrare documenti e computer che possano fare luce sulla vicenda.

Il blitz è scattato un mese fa. Gli uomini della polizia giudiziaria della procura abruzzese hanno posto i sigilli su documenti e computer. Le ipotesi di accusa sono successivamente cambiate in concorso in corruzione di persona incaricata di pubblico servizio dopo che la difesa della Aldo Tasca spa, con l’avvocato Alfonso Distaso, aveva ottenuto l’annullamento del provvedimento di sequestro da parte del tribunale del Riesame abruzzese. Ciononostante la ditta, secondo quanto s’è appreso, ha messo a disposizione degli inquirenti i computer e la documentazione richiesta dal pubblico ministero convinta della propria estraneità alle ipotesi di accusa mosse in questa fase preliminare delle indagini. Va detto anche che la procura della Repubblica aquilana ha aperto numerose indagini e fascicoli sugli appalti di ricostruzione della città che, la notte del 6 aprile 2009, fu colpita da numerose e violente scosse sismiche anche al fine di chiarire la trasparenza dell’assegnazione degli appalti e scongiurare che vi siano infiltrazioni della malavita organizzata. Ogni esposto viene valutato con le dovute attenzioni.

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