Antonio, talento dark a 360°
AcademyWeb, i ritratti del talent show online

Una passione infinita per i Depeche Mode, la cultura dark-gotica e per tutto quanto produce «onde sonore». Antonio Paolicelli, 18 anni di Ospedaletto di Istrana, è il primo ritratto maschile tra gli iscritti ad «AcademyWeb-Diamo voce al talento», il talent show online che la tribuna di Treviso ha organizzato con la collaborazione di Art Voice Academy di Castelfranco, centro di alta formazione dello spettacolo. C'è tempo fino al 14 maggio per iscriversi alla prima fase.
In palio una borsa di studio annuale, con cui frequentare i corsi programmati per creare un artista «completo» (informazioni anche sulla pagina facebook). Antonio ha una vocazione a 360º: suona la chitarra, canta e da quattro anni scrive anche le canzoni che interpreta (in lingua inglese). Con il nome d'arte di Ryan (scelto dagli amici, ispirati dal personaggio di una serie tivu) comincia ad esibirsi a Castelfranco e dintorni. «Ho cantato tre brani alla Giornata dell'arte, all'Istituto Martini.
I protagonisti del concerto eravamo noi studenti - racconta Antonio - Ho proposto un pezzo dei Depeche Mode, mi ispiro al loro cantante Dave Gahan, poi "Mad World" di Gary Jules che adoro, e insieme alla mia amica Marta ho fatto «Vivo per lei». Non è il mio genere preferito, ma è venuta bene, un po' rockeggiante. Un professore e degli amici, convinti che abbia una bella voce, mi hanno spinto ad iscrivermi ad "AcademyWeb", dopo avere partecipato anche al concorso dell'Avis "Musica nel sangue"».
Quando era in terza media, «Ryan» (ora iscritto all'Ipsa Galilei di Castelfranco) si è innamorato della chitarra acustica: «Sono autodidatta, è lo strumento con cui riesco ad esprimermi al meglio. Ho fatto parte di una band di Castelfranco, ma è durata poco. Dopo un paio di concerti ci siamo sciolti, ognuno di noi amava un genere diverso». Nel chiuso della sua stanza, Antonio compone e canta per il proprio piacere. Ma ora la sua voce si fa sentire anche fuori: «Il 15 maggio mi hanno invitato ad una festa di quartiere e il 26 ad un evento dell'Istituto Alberghiero. Sono piccoli passi verso una strada precisa. La mia professione futura? Qualcosa che ha a che fare con le onde sonore». (c.s.)
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