Antiche rogazioni a Monastier Preghiere contro i mali di oggi

Preghiere antiche contro i mali moderni. A Monastier oggi si ripete l’antico rito delle rogazioni. Per il terzo anno consecutivo, la Parrocchia di Monastier fa la “Rogazione Maggiore”. Si tratta di un’antica processione devozionale per implorare da Dio i beni spirituali e chiedere la protezione “A peste, fame et bello libera nos Domine”, “A fulgure et tempestate libera nos Domine”. Per i fedeli la moderna peste rappresenta le malattie attuali come il cancro; la moderna Fame, le crisi occupazionali e produttive; la moderna Bello -in latino guerra- guerre e attentati con innumerevoli vittime innocenti in ogni parte del mondo come quelle recenti in Sri Lanka; la moderna Fulgure sono incuria e il degrado della terra di cui si è fatta di recente portatrice del messaggio anche la giovane Greta. «Quest’anno in particolare vogliamo ricordare e pregare per i cristiani che sono perseguitati in vari Paesi del mondo a motivo della loro fede, ultimo il caso dello Sri Lanka», spiega Monsignor Luigi Dal Bello parroco di Monastier, «In un contesto in cui le persone cercano di risolvere i problemi diversi con i propri mezzi e le proprie forze fisiche ed intellettuali, è sempre un grande valore ricorrere alle energie spirituali, soprattutto alla preghiera di invocazione rivolta al Padre per mezzo di Gesù, suo Figlio e di molte persone amiche che sono i giusti e i Santi che vivono nel Signore. L’invito è di riscoprire e continuare a coltivare questi valori che fanno parte sia della tradizione religiosa del nostro popolo, sia della vita di fede di una comunità credente e cristiana».La rogazione partirà alle 8.30 da “Villa delle Magnolie” a Monastier sede del Centro Servizi per gli anziani. Ad ogni pellegrino, e anche ai bambini presenti, verrà consegnata una croce di legno da portare al collo. La croce come vuole il rito della rogazione viene dalla terra: è stata realizzata dagli anziani ospiti del centro Servizi con i tranci di vite dei vigneti dei nostri campi annodate a croce. —



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