Allegria, lunghe tavolate e i mille ricordi della naja “Veci e bocia” celebrano lo stile delle penne nere

Le curiosità
Sono ore intense, per le penne nere della Marca trevigiana. Prima del grande appuntamento di domani, con lo sfilamento nel cuore di Milano, in questi giorni veci e bocia della Marca hanno banchettato insieme alle penne nere del resto d’Italia, tra ricordi dle servizio militare e risate. Ma a questa Adunata non mancano le curiosità. Sorpresa. Ed è la prima volta: il Grande Oriente d’Italia ha aperto agli alpini le porte della Casa Massonica di Milano, in occasione dell’Adunata nazionale. Un omaggio dei massoni milanesi per l’attività svolta dall’istituzione. La disponibilità ha colto di sorpresa, appunto, la dirigenza dell’Ana, ma anche la base delle penne nere. Afferma il presidente Francesco Introvigne, di Vittorio Veneto: «Di solito ci chiamano i sindaci e i parroci, sapendo di poter contare sulla nostra generosità. Ma i massoni, fino ad oggi, non si erano fatti presenti. E, d’altra parte, la maggior parte di noi ha una fede precisa, come testimonia la grande messa a cui assisteremo nel pomeriggio di sabato (oggi per chi legge, ndr) in Duomo a Milano».
Viva è l’attesa per il pomeriggio di oggi ma soprattutto per la giornata di domani, con la sfilata verso mezzogiorno, proprio intorno al Duomo. Gli alpini trevigiani sperano in un miracolo: che si materializzi l’impegno del governo del premier Conte per la “mini naja” annunciata nel 2017 all’Adunata del Piave di Treviso, dall’allora ministro della Difesa Roberta Pinotti.
Domani mattina interverranno allo sfilamento sia il ministro Trenta, del Movimento 5 Stelle, che il vicepresidente del consiglio Matteo Salvini. Quest’ultimo preferirebbe una leva militare, anziché solo civile, come si limitano a chiedere gli alpini. Trenta ha già risposto però che non ci sono spazi finanziari per riportare in caserma tutti i giovani.
Sebastiano Favero, il presidentissimo degli alpini, figura molto amata, tenterà una nuova mediazione, iniziata peraltro ancora nel 2014 all’Adunata di Pordenone, con l’allora premier Matteo Renzi.
Intanto, dopo i primi approcci di questi giorni, la simpatia incontenibile di centinaia di migliaia di alpini e delle loro famiglie, sarà visibile in tutta la città. Il momento clou è previsto oggi all’Arena Civica, con il lancio di paracadutisti previsto per le 12, e in Duomo con la messa in suffragio ai caduti prevista per le 16, mentre dalle 20 in poi sarà la volta dei concerti delle fanfare e dei cori in centro città. Un contributo determinante lo daranno i cori e le fanfare della provincia di Treviso.
E domani, dalle 9, andrà in scena la grande sfilata che si snoderaà lentamente dai bastioni di Porta Venezia al Duomo, al lento passo cadenzato tipico delle truppe da montagna. E con la partecipazione, per la prima volta, anche dell’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani. Sempre fino a domani pomeriggio sarà anche visitabile la mostra “Alpini uno stile di vita”, al Castello Sforzesco. —
F.D.M.
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