Allarme sulla villa del ’600 «Patrimonio che cade a pezzi»

chiarano. Villa Giacomini, un prezioso tesoro da salvare e che sta inesorabilmente cadendo a pezzi. Ma a febbraio, finalmente, dovrebbe passare di mano. L’antico edificio si trova in via Magnadola a Chiarano, sulla strada che porta verso Cessalto. Costruita verso la fine del 1600, probabilmente su un precedente edificio, come testimonia il ritrovamento di tracce di costruzioni sotterranee e di decorazioni gotiche e settecentesche. È un fabbricato a tre piani, collegato alle barchesse simmetriche a mezzo di due basse ali arretrate. Tutte le finestre del piano centrale sono ad arco; nel mezzo una trifora con finestra centrale più larga e poggiolo in pietra. Finestre quadrate all’ultimo piano; giardino, due bei pozzi quattrocenteschi ed una vasca del ’500. Sulla facciata delle barchesse due bassorilievi gotici, con scudo scalpellato; pavimenti a terrazzo veneziano e, in quello della sala centrale al primo piano, stemma dei nobili Morelli.
Per anni la struttura è stata la residenza delle famiglie più in vista, prima i nobili Morelli, poi ai Cristofoletti alla fine del’700 poi ai Colombo e infine negli anni del’900 alla famiglia Giacomini, che divise la struttura in appartamenti per poi essere acquistata da un privato e concludere la propria storia nelle mani delle banche.
Il giardino della villa dal 1788 è stata la cornice della fiera di San Pietro, una delle più antiche fiere del Veneto che iniziava il 29 giugno e durava tre giorni. Una tradizione che ha visto la fine circa una ventina di anni fa, ma che è rimasta nel cuore di molti.
Ad oggi la villa sta cadendo a pezzi, esclusa dallo sguardo dei cittadini nostalgici da un’alta siepe. A riportare luce sulle condizioni reali della villa l’associazione “I luoghi dell’abbandono” che si è inoltrata all’interno della struttura fotografando i saloni della villa e la chiesetta in stile settecentesco. Le foto sono state inserite dall’associazione nella loro pagina Facebook arrivando ad essere condivise nelle bacheche dei cittadini della zona.
«La pagina facebook è nata 5 anni fa, dopo una mostra a luglio 2014 a Dueville a Vicenza con tema Lanerossi e dopo numerose richiesta di far parte delle nostre uscite ho deciso di fondare nel 2015 l’associazione culturale “I luoghi dell’abbandono”»,ha raccontato il presidente Devis Vezzaro, fotografo libero professionista e appassionato degli innumerevoli luoghi in stato di dismissione in Italia e all’estero. «La mission dell’associazione è cercare, esplorando i luoghi dismessi, il recupero morale e materiale nonché la valorizzazione degli stessi restituendone una dignità storica e sociale»,ha proseguito Vezzaro. La villa è stata messa all’asta che si terrà il 18 febbraio. —
Gloria Girardini
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