Adesso la venditrice porta a porta propone il vibratore

La Gisex di Codognè organizza “dimostrazioni” casa per casa di oggetti sexy, dai vibratori ai gel. E a farlo sono ragazze
Borin Codognè sexy shop a domicilio Ivan Giacomin
Borin Codognè sexy shop a domicilio Ivan Giacomin

CODOGNE’. Niente dimostrazioni di pentole e detersivi, la vendita porta a porta del momento, nelle case del coneglianese e non solo, è all’insegna di oggetti erotici e completini «hot». Coppie alla ricerca di nuove emozioni, donne single, ma anche maschietti, tutti a caccia dell’oggetto del desiderio tra le mura domestiche, lontano dagli occhi indiscreti dei vicini e dal rischio di essere pizzicati con le borse in mano all’uscita da un sexy shop. A dare vita a questo nuovo tipo di dimostrazioni è stato Ivan Giacomin, 40 anni, di Codognè, che ha pensato di ampliare la sua attività, la GiSex di Cimavilla, varcando le porte delle coppiette trevigiane, ma anche padovane e bellunesi. A farla da padrone sembra essere il passaparola, ma soprattutto la curiosità. E la clientela non manca. Con lui collaborano altre 6 giovani e avvenenti ragazze e un ragazzo.

Tutte giovani (l’età media è 25 anni), perlopiù studentesse o con un altro lavoro part time. Il tutto funziona esattamente come per pentole, detersivi e cosmetici: si organizza la dimostrazione nel salotto di un’amica, si mostra il campionario, dai vibratori alla valigia dell’amore, dai completini intimi a travestimenti e mascherine, si raccolgono le richieste, si fa l’ordine e si fissano eventuali nuovi appuntamenti in altre abitazioni. Il tutto con massimo 4-5 persone «per rispettare l’intimità», come spiega una delle collaboratici. E in casa arriva la ragazza, con la valigetta del campionario. La clientela è costituta all’80% da donne dai 28 anni in su (per la maggior parte sposate), poi ci sono coppiette (non solo etero) e qualche uomo. «La maggior parte sono donne dai 30 ai 45 anni», racconta una delle “dimostratrici” porta a porta, «cercano giochi per la coppia, lubrificanti, gel, cose per feste a tema».

Il punto forte è proprio la discrezione: la consegna avviene al momento o a distanza di una settimana direttamente a casa per chi preferisce fare l’ordine all’insaputa delle amiche. «Per tanti entrare in un sexy shop è un trauma», continua la ragazza, «si preferisce avere qualcuno che venga direttamente a casa, organizzi una serata alternativa senza la paura di essere visti». La clientela diventa poi abituale: «Quelli che prendono una cosa una volta, richiamano sempre», riferisce la giovane che arrotonda il suo stipendio con queste dimostrazioni. Un’attività sicuramente divertente intrapresa da commesse, casalinghe e non solo, che a loro volta propongono i loro cataloghi e campionari di giochi, intimo, ma anche scarpe e abiti, ad altre commesse, casalinghe, libere professioniste, parrucchiere, operaie, bariste e perché no, ai loro compagni. «La maggior parte lo fa per provare qualcosa di nuovo, per spezzare la monotonia», spiega la dimostratrice. Vale per le coppie, ma anche per i sigle. Una sorta di catena dell’amore da un angolo all’altro della provincia e anche fuori.

L’attività, avviata già da qualche tempo, sembra non sentire gli effetti della crisi, tanto che Ivan Giacomin sta cercando nuovi collaboratori per espandere ulteriormente la rete dei clienti. «Si inizia con gli amici poi i contatti e i riordini arrivano da soli», spiega il titolare di GiSex,«lavoriamo anche nella zona di San Donà, ai confini con Belluno e a Padova e siamo alla ricerca di nuove persone per ampliare il nostro giro». La spesa varia dai 10 ma arriva anche ai 150 euro, tutto dipende da cosa e da quanto si decide di acquistare e tra la clientela non mancano nemmeno i 60enni.

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