«Addio scarpe, coltivo ciliegie»: Maser supera anche Marostica

MASER. La ciliegia di Maser sta andando bene, anche se l'andamento del tempo non è stato dei più favorevoli. Il termometro è stato domenica scorsa, in viale dei Tigli, dove alla fine della prima giornata della mostra-mercato non è rimasta neppure una ciliegia nelle cassette. Non solo: la produzione non riesce a esaudire tutte le richieste del mercato. Esaurite le nostrane, sono sufficienti adesso alcuni altri giorni di sole perché anche i cosiddetti "duroni", più grossi e più carnosi delle normali ciliegie, acquistino quella percentuale zuccherina in più che li renderà prelibati. Arrivano questi ora sul mercato.
Messa in archivio la prima uscita, domenica scorsa, della tradizionale mostra-mercato della ciliegia lungo il viale che porta alla palladiana Villa Barbaro, dove i produttori hanno fatto l'en plein e se ne sono tornati a casa con le cassette vuote, domani ci si attende il bis. Insomma la ciliegia di Maser va, e la gelata tardiva ha tutto sommato influito solo sulla produzione dei nuovi impianti, limitandola un po', ma i vecchi ciliegi non ne hanno risentito. Va così bene la ciliegia di Maser che sta soppiantando l'altra rinomata località produttrice della ciliegia: Marostica. «Arrivano tanti clienti dal Bassanese - dice Silvano Battaglia- arrivano lungo la Gasparona e vengono ad acquistare le nostre ciliegie, segno che del nostro prodotto si fidano e preferiscono le nostre a quelle di Marostica. Abbiamo un bel prodotto, soprattutto quello delle colline quest'anno è di notevole qualità».
Battaglia si è riciclato con la produzione di ciliegie: prima produceva scarpe, ora invece ha fatto dei suoi hobby altrettante attività: gli sci in autunno e inverno, le ciliegie in primavera. Ha un paio di ettari tra Coste e Crespignaga, in uno ha un vecchio impianto, nell'altro ha messo un nuovo impianto coperto ed è stato quest'ultimo ad aver risentito della gelata tardiva. Ma non si lamenta certo e la sua sessantina di quintali di ciliegie li ha anche quest’anno. «Ci sono più richieste che prodotto - dice - non riusciamo a rifornire tutti quelli che ce le richiedono». Merito anche del prezzo: in azienda si acquistano a quattro euro al chilo, domani, lungo il viale dei Tigli, alla mostra della ciliegia, saranno in vendita a cinque euro al chilo. Nulla a che vedere con i prezzi che si vedevano nei giorni scorsi nei negozi, dove arrivavano anche a dieci euro al chilo.
Quindi non solo prosecco, non solo ulivi, ma anche ciliegie tra le colture pregiate del comprensorio, con la sua “capitale” incentrata nel piccolo paese di Maser. Con quali prospettive? «Purtroppo soprattutto i giovani non credono tanto al valore e alle opportunità che dà questo prodotto, perché i costi di raccolta sono elevati - spiega Battaglia - Invece bisogna crederci, come ho fatto io, che prima producevo calzature e ora coltivo ciliegi e la mia attività mi dà tante soddisfazioni».
Domani la ciliegia sarà ancora protagonista sullo sfondo di Villa Barbaro, dove è previsto il taglio del nastro della tradizionale mostra-mercato dopo l'anteprima di domenica scorsa. «Se il tempo regge, e le previsioni dicono di sì, sarà un successo - profetizza il sindaco di Maser, Daniele De Zen - domenica scorsa i produttori hanno venduto tutto quello che avevano a disposizione e se domani sarà una bella giornata ci sarà una grossa affluenza come si è verificato una settimana fa».
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