Addio Cibin, storico segretario Cgil

Ha guidato la Camera del lavoro negli anni di piombo, poi l’impegno nello Spi

Camera del Lavoro in lutto per la scomparsa di Elio Cibin, storico segretario generale degli anni di piombo. «Pietra miliare del sindacato trevigiano, nelle sue mani una parte importante della storia della Cgil del secolo scorso»: con queste parole Giacomo Vendrame, segretario generale della Cgil di Treviso lo ricorda l’indomani della scomparsa alla soglia dei novant’anni.

Trevigiano doc Elio Cibin, classe 1927, nel ruolo di segretario generale ha guidato la Camera del Lavoro nei difficili anni di piombo. La sua storia sindacale inizia nella sua amata Fiera, dove ha trascorso tutta la vita, da giovanissimo operaio in una fabbrica di biciclette. Negli anni ‘40 diventa attivista per la federazione dei metalmeccanici e sindacalista dal 15 gennaio del 1950, grazie all’allora segretario della Fiom Elio Fregonese. Prenderà il posto di Fregonese solo poco tempo dopo e da lì a qualche anno, nel 1957, entrerà anche in segreteria confederale della Cgil. Un percorso sul campo che per il quale era stimato e rispettato per la sua correttezza nelle grandi aziende industriali del territorio e anche oltre i confini della Marca. Mai esagerato nei modi, da innovatore, nel 1965 diventa segretario generale della Camera del Lavoro di Treviso, fino al 1977. Proprio in quei difficili anni di piombo si dimostra una guida sicura dell’organizzazione, che vive dal 1972 anche la parentesi di sperimentazione unitaria con Cisl e Uil. Concluso questo percorso, passa nell’appena nato Sindacato dei Pensionati, del quale sarà al vertice per diversi anni. Anche dopo il pensionamento Cibin resta profondamente legato al sindacato per il quale è rappresentante nel Comitato provinciale dell’Inps. Si è spento lunedì, a meno di due mesi dal novantesimo compleanno, lascia la moglie.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso