Addio all’alpino Evaristo Barazza, presidente dei reduci

Presidente dell'Associazione reduci e combattenti, era la penna nera più anziana di Codognè e un punto di riferimento per tutti gli alpini. Evaristo Barazza, Sisto per gli amici, è deceduto ieri all'età di 95 anni. Era uno degli ultimi due reduci di guerra di Codognè. Ad ottobre, a causa delle sue precarie condizioni di salute, non aveva potuto partecipare alle celebrazioni per i 25 anni del gruppo alpini, ma con un videomessaggio aveva fortemente voluto fare il suo augurio. Era un testimone vivente della campagna di Russia, a tantissime scuole e studenti ha raccontato quei drammatici momenti. «17 giorni di marcia con temperature 30 gradi sotto zero», ricordava la ritirata dalla Russia del 1943, «non mi disturbavano la fame e il freddo, ma la perdita di sonno. Il destino e il Signore mi hanno portato a casa, mi ha salvato anche l'equilibrio tra coraggio e paura». Evaristo Barazza era un artigliere di montagna del gruppo Conegliano. All'epoca aveva 23 anni, quella terribile esperienza ha segnato la sua vita. La sua missione è stata insegnare i valori di solidarietà e fratellanza ai giovani, perché la guerra non si ripeta, e ricordare gli amici periti. Molti suoi commilitoni persero la vita sul fiume Don ed Evaristo conservava intatta la loro memoria. Le sue vicissitudini sono state narrate nel libro “Codognè cuore Veneto”, tra i personaggi che hanno rappresentato un pezzo di storia del paese.
Il gruppo degli alpini di Codognè si stringe attorno ai familiari, esprimendo il cordoglio per la perdita della storica penna nera “andata avanti”. Evaristo Barazza lascia moglie e figlie. Il funerale sarà celebrato domani alle 15 nella chiesa arcipretale di Codognè. Stasera alle 19 verrà recitato il rosario. (dib)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso