Addio alla nonna della Marca Si è spenta Palmira, 108 anni salvò gli ebrei a Milano

Da pochi giorni era ospite della casa di riposo Mozzetti di Vazzola Il 28 gennaio aveva festeggiato il compleanno con gli ospiti e i parenti 

IL RICORDO

Palmira Pessotto, la “nonna della Marca”, è mancata lunedì, intorno alle 18, presso la casa di riposo Eliseo e Pietro Mozzetti di Vazzola, dove era ospite da una settimana. Aveva compiuto 108 anni lunedì 28 gennaio, era la più anziana della provincia e nell’occasione era stata festeggiata presso la casa di riposo, dagli ospiti, dal personale, dai parenti, e in particolare dal nipote che prima la ospitava a Gaiarine, Luigi Pessotto.

BRAVA INFERMIERA

«Era la sorella di mio padre e il ricordo che ho di lei era la sua grande volontà nel lavoro come infermiera, professione che ha esercitato in tutta Italia», racconta Luigi, «faceva la caposala e la spostavano molto spesso, è stata ad Alessandria, a Milano, Roma, Torino, e ha lavorato in vari reparti, maggiormente in anestesia e maternità». Nata il 28 gennaio 1911 a Campomolino di Gaiarine, nella sua lunga vita, Palmira aveva vissuto entrambe le Guerre Mondiali e, mentre nella Grande Guerra, dopo la Battaglia di Caporetto (1917), era ancora una bambina, impegnata con dei sotterfugi a trovarsi da mangiare insieme ai suoi coetanei lungo le linee austro-ungariche, durante la Seconda fu impegnata a curare i pazienti in un ospedale nella zona di Milano.

ATTO EROICO

«Con la complicità di tutto l’ospedale era riuscita a nascondere degli ebrei nel reparto di infettivologia così da sottrarli alla deportazione», continua il nipote. Era poi stata assegnata all’unità di maternità di un ospedale di Roma. Infine era tornata in terra natìa vent’anni fa e viveva con la famiglia del nipote Luigino. Il parroco di Gaiarine, don Pietro, ricorda Palmira come «una signora sobria e di grande fede che veniva a messa il sabato sera, finché ha potuto; una persona equilibrata nel corpo e nella mente». Infatti come conferma il nipote Luigi, «non prendeva neanche una medicina». Recentissimamente non era più gestibile a domicilio in via per Brugnera a Francenigo e quindi era stata accettata alla Casa di riposo di Vazzola, dove viveva insieme agli altri cento ospiti, che hanno un’età media che si aggira intorno ai novant’anni.

«NO STAR MUSONI»

A una sua amica aveva raccontato come il segreto della longevità fosse “magnar quel che se pol e star sereni, no musoni”, un motto che rispecchiava la tranquillità di Palmira. Anche il sindaco di Gaiarine, Mario Cappellotto, la ricorda con tanto affetto e spiega: «È un peccato che durante la festa per i 108 anni non abbia potuto raccontarci le sue storie». Lo stesso primo cittadino aveva notato durante il 108esimo compleanno come la fede fosse la compagnia di Palmira. Il funerale si terrà domani alle 15.30, nella chiesa di Francenigo di Gaiarine. “Zia Palmira” l’hanno voluta salutare sull’epigrafe Antonio, Luigi, Ugo, Maria, Davide e Michela uniti ai parenti tutti. Prima delle esequie, si potrà far visita alla nonnina presso la Casa Funeraria Frè di Gorgo al Monticano oggi dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 18, e domani dalle 9 alle 12.30 e dalle 13.30 in poi. Dopo le esequie la salma proseguirà per il cimitero di Francenigo. Le offerte saranno devolute al centro infanzia “Sacro Cuore” di Francenigo. —

Lucia Collotto

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