Addio al dottor Accorsi pioniere della cardiologia

È stato uno dei pionieri della cardiologia pediatrica e della emodinamica. È mancato ieri, nella sua abitazione di Villorba, il dottor Franco Accorsi. Da tempo malato di tumore, aveva 83 anni, solo nei prossimi giorni saranno fissati i funerali. Una carriera parallela a quella di Domenico Stellini, storico direttore generale dell’Usl 2, di cui era grande amico. «Io, e sono convinto tutta la mia generazione, lo ricordo con affetto e con grande stima professionale», lo ricorda il dotto Stellini.
Accorsi, specializzatosi a Padova, aveva avuto il primo incarico da cardiologo proprio al Ca’ Foncello in un momento fondamentale per il reparto. «Ricordo la sua disponibilità assoluta, e la preparazione eccezionale. Ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo della cardiologia pediatrica e dell’emodinamica», prosegue Stellini. Un medico che si dedicava anima e corpo ai suoi pazienti, e che non mancava di dedicare attenzione anche al rapporto con i bambini e la famiglia. «I quegli anni si iniziavano a operare bimbi piccolissimi, di due, tre o quattro chili, con gravi malformazioni. E siccome in quei casi è meglio intervenire molto presto, lui riusciva a mettersi in contatto con i più grandi specialisti del mondo per fare l’intervento il prima possibile».
Durante un viaggio di lavoro negli USA, conobbe il ministro degli esteri Emilio Colombo - siamo a inizio anni 80 - che lo convinse ad andare nella sua città, Potenza, promettendogli di realizzare un nuovo reparto di cardiologia. E fu così: gli costruirono un palazzo tutto nuovo, dove, vincendo un concorso – perché all’epoca c’erano altri tre primari nel piccolo ospedale di Potenza - diventò primario. Li rimase a lungo, per poi tornare a Conegliano. Si è dedicato all’arte, laureandosi all’Accademia delle Belle arti di Venezia, e alla musica. Pochi mesi fa una cena con alcuni amici, quando la malattia era già in stadio avanzato. —
Federico Cipolla
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