Addio al Blockbuster aprirà una parafarmacia

Chiude il 5 febbraio il Blockbuster di via Colombo, al suo posto troverà spazio una parafarmacia che potrebbe rappresentare un’ancora di salvezza per i 7 dipendenti che si troveranno per strada.
Con quello di Conegliano, abbasserà per sempre le serrande anche il Blockbuster di Treviso e tutti gli altri presenti in Italia.
Che il destino dei 118 punti vendita del colosso americano del videonoleggio sparsi lungo la penisola fosse quello di passare dai dvd ai prodotti parafarmaceutici lo aveva già anticipato il mese scorso il quotidiano La Repubblica: «Due giorni fa – si legge nell’articolo - al giudice fallimentare di Milano Francesca Savignone, il liquidatore, Generoso Galluccio e l' avvocato della società, Gianluca Minniti, hanno presentato gli estremi del concordato, che ora dovrà essere avvallato dal giudice. Il piano prevede che dei 780 attuali dipendenti, oltre 100 potranno essere riassorbiti dalle attività della società «Essere Benessere» che ha presentato al liquidatore un' offerta d' acquisto vincolante».
La società dopo la chiusura di tutti i negozi di videonoleggio che dovrebbe avvenire a metà febbraio intenderebbe sfruttare gli stessi punti vendita per installare altrettante parafarmacie. Secondo La Repubblica la catena americana del noleggio e vendita di dvd è stata ammessa al concordato preventivo dopo che i debiti hanno raggiunto i 30 milioni di euro.
L’ipotesi di sostituire gli scaffali su cui ci si è soffermati a scegliere thriller, commedie e film drammatici con altri pieni di prodotti per la cura della persona sembra trovare conferma anche a Conegliano. Un arrivo che di certo non farà saltare di gioia i farmacisti già sul piede di guerra per le misure introdotte dal Governo. Quel che è certo è che al momento il Blockbuster di via Colombo ha cominciato a dire addio alla città: niente più insegne, scaffali semi vuoti e grandi promozioni. «Forti sconti», questa la scritta a caratteri cubitali che è comparsa sulle vetrine del negozio.
Quando già nel 2010 si era parlato di una situazione difficile del gruppo che dall’America aveva conquistato il mondo a suon di punti vendita di dvd e videogiochi alcuni esperti avevano attribuito le cause alla rete e alla tv via cavo. Qualsiasi sia la causa che porterà a spegnere la scritta «aperto» che ancora campeggia sulle vetrine di via Colombo, la chiusura del Blockbuster segna a Conegliano un altro addio importante dopo quello dell’Upim che il 3 gennaio scorso ha lasciato la città del Cima dopo circa 40 anni.
Due catene importanti situate a breve distanza che lasceranno spazio ad altre attività.
Renza Zanin
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