Addio a Vincenzo Fusco, «re» della musica

Aveva 89 anni, guidò l’attività della bottega di dischi e strumenti aperta nel 1918 dal padre Giuseppe
PASSERINI TREVISO riproduzione foto deceduto vincenzo fusco
PASSERINI TREVISO riproduzione foto deceduto vincenzo fusco

Il suo fisico non ha retto alle complicazioni di una rottura del femore. A 89 anni, nella clinica di Monastier, è mancato Vincenzo Fusco. Un nome che a Treviso vuol dire tuttora musica, anche se il negozio, poi divenuti due, sono solo nei ricordi di chi ha passato gli anta. Dischi e spartiti, libri e cassette, strumenti di ogni tipo.

Dal 1918, quando il papà di Vincenzo, Giuseppe, aprì bottega in via Bianchetti, a due passi dal Duomo, fino al 1987, almeno quattro generazioni di trevigiani sono passati dai Fusco per ascoltare e imparare la musica. Vincenzo, entrato in negozio nel 1970, dopo gli studi in medicina e un’esperienza di agente farmaceutico, ha offerto ai trevigiani la sua competenza, la sua simpatia e la sua gentilezza da gran signore. Con lui la sorella Elena, che affiancava il padre sin dagli anni ’60.

Allora il negozio era in via Barberia. Dopo pochi anni, Vincenzo decise di ampliare l’attività, e staccò gli strumenti, portandoli nella nuova filiale vicino a piazza Pola, un ritorno dove la bottega del padre era transitata in passato.

Migliaia di musicisti hanno comprato lì i loro primi strumenti. Anche i più famosi. Il negozio ha formato l’educazione musicale della città e della Marca: classica, lirica, rock. Fino al 1987, quando Vincenzo decise di ritirarsi: i dischi passarono alla Ricordi, gli strumenti a Marchioro.

Nel tempo libero, Vincenzo suonava e ascoltava musica classica, ma anche Mina e Modugno. Suonava il piano, e in gioventù anche il violino: per un periodo aveva diretto una piccola orchestra, suonando in teatri e locali. Lascia la moglie Eugenia, sposata nel 1981, e la sorella Elena. Ancora da fissare la data dei funerali.

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