Addio a “Mena” dell’agriturismo Riva de Milan
Filomena Bernardi, 97 anni, ha lavorato fino a due anni fa. I nipoti: «Una seconda mamma»

VALDOBBIADENE. Una donna forte, una lavoratrice indefessa, uno spirito allegro. Filomena Bernardi era cosi. Si è spenta a 97 anni dopo una vita vissuta a Valdobbiadene, tra i campi del podere di famiglia prima ed il bancone del “Riva de Milan” poi. Filomena, che non si era mai sposata, ha trascorso l’intera esistenza nella casa colonica che ora è un rinomato agriturismo. Qui ha sempre lavorato con passione, fin dall’apertura dell’attività nel 1982, gestita dai nipoti Angelo, Celestino, Valentino e Bruno, i figli maschi del fratello Antonio che la ricordano con grande affetto: «Per noi è stata una seconda madre - dicono - lavava, stirava e ci accudiva amorevolmente. Ci ha visti crescere, sposarci e soprattutto ci ha aiutato, lavorando al nostro fianco, fino a due anni fa, quando si era messa a riposo». Filomena, pur trascorrendo le sue giornata fra letto e poltrona, stava abbastanza bene e non mancava di interessarsi all’attività dell’agriturismo: «Dietro il bancone ha vissuto la sua seconda giovinezza - racconta il nipote Celestino - coccolando i clienti e instaurando con loro rapporti di simpatia e stima. Non era raro che intrattenesse gli avventori, intonando canti popolari; aveva una bella voce. Era gioiosa e altruista». “Mena” ha sempre desiderato essere di sostegno ai suoi famigliari e nel contempo amava stare fra la gente; del resto già negli Anni Sessanta, e per un decennio, ha dato una mano al fratello che gestiva una trattoria a Covolo di Pederobba. L’anziana aspirava a raggiungere il traguardo dei cento anni. Lo aveva ripetuto ai nipoti anche al suo ultimo compleanno, il 6 ottobre scorso. È spirata domenica sera nella stessa casa in cui era nata (il padre aveva acquistato il podere intorno al 1880) e dove aveva trascorso la giovinezza con altri sette, tra fratelli e sorelle. Le esequie di Filomena Bernardi saranno celebrate domani alle ore 10.30 nel Duomo di Valdobbiadene.
Adriana Rasera
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