Addio a Marco Furlan, titolare di un’azienda di restauri

ZERO BRANCO. Una vita di lavoro e amicizie, rispetto per l’altro e altruismo. Il sorriso di Marco Furlan, 49enne imprenditore di Zero Branco, si è dovuto spegnere nella tarda serata di sabato. Un male incurabile se l'è portato via, strappandolo alla famiglia ed in particolare al figlio ventenne Riccardo. Furlan, da circa 4 anni residente a Mogliano, era molto conosciuto in zona, ma anche fuori provincia.
Per un certo periodo aveva svolto l'attività di fiorista, prima in una rivendita di Zero Branco poi autonomamente a Quinto, per poi inserirsi nel campo dei restauri conservativi. In questo settore prima la collaborazione con il suocero e poi, con un socio, l'apertura di un'azienda specializzata - con commissioni in particolare tra Veneziano e Vicentino, specie nel campo religioso - con sede a Peseggia di Scorzè. Da giovane la passione per il rugby, mentre qualche anno fa - con il proprio cane - aveva frequentato un corso per soccorritori nautici. Una persona solare, apprezzata in particolare per il proprio altruismo e per i modi di fare.
Oltre al figlio Riccardo lascia Federica, Gioia ed i fratelli Hermann, Alessandro e Sergio. Questa sera Zero Branco, alle 19.30, si riunirà in chiesa per la recita del rosario mentre domani mattina, sempre nella parrocchiale, alle 10 verrà celebrato il funerale. Proprio in occasione delle esequie, la famiglia di Marco, ha deciso di devolvere le offerte raccolte a favore dell'Advar di Treviso. «L'Advar è entrata in azione nell'ultima parte della strada di Marco, ma seppur in un breve periodo si è dimostrata di grande professionalità e di sensibilità estrema» spiega il fratello Hermann a nome dei nome dei familiari, «a loro va il nostro grazie». (a.b.v.)
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