Addio a “El Nero”, pittore e poeta

Aveva 79 anni, fatale un infarto. Ha scritto anche il suo epitaffio

CASIER. Per i trevigiani era “El Nero”, soprannome con cui firmava quadri e poesie. A stroncare improvvisamente Onorio Meneghel, 79 anni, un infarto giovedì sera. Si era sentito male martedì, un forte dolore alla schiena per cui era andato al pronto soccorso. Era rimasto al Ca' Foncello dalle 22 di martedì alle 4 di mercoledì, poi era stato dimesso. Giovedì ancora dolori, poi la situazione è precipitata: nel tardo pomeriggio la moglie Santina ha chiamato l'ambulanza, ma era già tardi. «In ospedale non hanno capito cosa aveva», dice con amarezza la moglie. La salma è stata vegliata tutta la notte in casa perché l'obitorio era chiuso.

“El Nero” aveva lavorato come cuoco e cameriere al “Bolognese” a Preganziol e al “Gatto Nero” a Treviso, ma anche a Disneyworld, in Florida. Con la moglie aveva gestito per 25 anni la trattoria “Al Giardinetto” a Marghera. Qui aveva sede la “R.D.B.C.”, acronimo di “Ragazzi della buona compagnia”, associazione benefica fondata da “El Nero”. La pittura era per Meneghel, come spiega il figlio, «un dono di Dio». Disegnava da quando era giovane, prima con i gessetti, l'olio e la tempera, poi con la china, diventata la sua tecnica preferita. Amava riprodurre la “sua” Treviso, in particolare i palazzi. E poi la poesia: tantissimi i versi scritti da “El Nero”, compreso il suo epitaffio che i familiari hanno inserito nell'epigrafe. Oltre alla moglie, Meneghel lascia i figli Massimo ed Emanuela. Domani alle 15 i funerali a Dosson. (ru. b.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso