Addio a Cirotto, pioniere del Prosecco

Asolo, a 93 anni si è spento il fondatore dell’omonima cantina. Domani pomeriggio i funerali

ASOLO. Aveva cominciato con un’osteria, all’inizio del Foresto Nuovo e una piccola rivendita di vino, laddove ora c’è un avviato studio legale. Il mattone su cui poi è cresciuta una delle imprese più significative del sistema prosecco.

Si è spento domenica pomeriggio, nella sua abitazione circondato da figlio e nipoti, Leandro Cirotto, storico commerciante di vini diventato nel tempo il fondatore della Cantina Cirotto. Aveva 93 anni e da tempo cercava di arginare i malanni dell’età, senza far mancare l’occhiata del «vecchio» a quella cantina nata grazie al suo lavoro, proseguita dal figlio Giovanni, e cresciuta nel corso degli anni lungo il cammino di tre generazioni.

Nato a Riese Pio X, Leandro Cirotto si era trasferito da giovane ai piedi delle colline asolane dove aveva aperto nel 1949 un’osteria, insieme alla moglie Madilla Forato. Accanto, la rivendita di vini da cui tutto è iniziato. Per mezzo secolo la sua presenza era capillare sul territorio: vendeva il vino a esercizi pubblici e feste popolari, dando prova di una grandissima capacità commerciale e di una rara umanità. Batteva palmo a palmo tutti i paesi, le borgate e le contrade dell’Asolano. E il suo vino entrava in moltissime case e pubblici esercizi. Conosceva tutti e tutti lo conoscevano.

Nel 1970 aveva aperto una vera e propria attività di vinificazione, imbottigliamento e distribuzione con il marchio del nome di famiglia. Intuendo le potenzialità del settore. Un’avventura capace di gettare le basi di quella che ora è la realtà aziendale della Cirotto, uno dei piccoli marchi più conosciuti e apprezzati nel sistema della Docg dei Colli Asolani. Sempre con il sorriso stampato in volto, Leandro amava conversare e concludere buoni affari.

L’azienda, nel frattempo cresciuta, è passata nelle mani del figlio Giovanni, con Nedda, e da questi alla terza generazione, rappresentata dai figli Monica con Francesco, Barbara e Gilberto. I quali gestiscono oggi l’azienda agricola Cantina Cirotto, che si trova a Casella d’Asolo ai piedi di quelle colline oggi diventate tra le capitali del prosecco Docg.

Proprio la nuova generazione ha sempre considerato Leandro un punto di riferimento, chiedendo suggerimenti, consigli e ricordi, sino agli ultimi giorni: «La sua passione per la vita e per il mondo del vino ha contagiato tutti noi. Lui è la memoria storica della cantina» spiegano i nipoti, che hanno ricevuto decine di messaggi di cordoglio e solidarietà. Il funerale di Leandro Cirotto verrà celebrato mercoledì 15 nel Duomo di Asolo alle 15. (d.f.)

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