«Acquedotto necessario per tutta Carbonera»

CARBONERA. Nonostante siano previsti cinque interventi dell’Ats per il 2019 a Treviso, con un costo complessivo di poco inferiore al mezzo milione di euro, la maggior parte di Carbonera resterà ancora senza acquedotto. Quest’ultimo infatti si interromperà a Biban, e non si sa quando tutte le frazioni del comune saranno collegate. Il signor Bertillo Angelo Vidor che lotta dall’aprile 2007 per ottenere che anche Carbonera, abbia un acquedotto, ricorda: «Non meno di una trentina d’anni fa, nella sala dell’Unione Industriali di Treviso, il professor Rubbia, Nobel per la Fisica, tenne una conferenza. Parlando dell’acqua affermò che tra il 2015 e il 2020 in Europa solo la penisola scandinava non avrebbe subito la penuria. Anche nel nostro territorio si è ripresentata la penuria d'acqua, ma la gente è sembrata indifferente». E aggiunge: «Molti cittadini non sono ancora collegati alla rete idrica dell'acquedotto e attingono dai pozzi di cui non è certa la qualità. Nella Marca ci sono centinaia di pozzi abusivi. Per quanto riguarda il comune di Carbonera, tutt’ora l’acqua per l’alimentazione umana e le altre necessità di vita viene estratta dai pozzi condominiali, nonostante la proposta per la collocazione dell’acquedotto sia stata rivolta alle autorità già dal 20 aprile 2007». Il signor Vidor continua sottolineando che dove manca un acquedotto pubblico aumenta esponenzialmente il numero di pozzi privati, e con essi i rischi per la salute: «La Marca è sempre più trivellata per la ricerca dell’acqua. Oggi il totale ufficiale dei pozzi rivelato alla stampa è di 48.968, e le analisi sui pozzi privati svolte da Arpav tra il 2013 e il 2015 hanno riscontrato inquinanti in 13 Comuni della Marca. Ecco perché è preferibile l’acquedotto, per la cui collocazione dovremmo far pressione sull’Azienda Trevigiana Servizi affinché la connessione del comune di Carbonera prevista per l’anno in corso non si fermi a Biban, ma prosegua allacciando le frazioni che ne sono prive. L’acquedotto è un elemento identificato come protettore di acqua salubre, controllata e indirizzata ad un consumo rivolto al risparmio». La salute e la riduzione degli sprechi sono i cardini della battaglia del “crociato” Vidor per limitare il prelevamento di acqua dai pozzi e avere la sicurezza dell’effettuazione dei controlli: «Rinnovo il mio invito all’Ats per avere l’acquedotto anche a Carbonera». —

A.P.

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