Acquedotto a Treviso, la rete si allarga: altri 5 mila utenti allacciati

TREVISO. Altri cinquemila cittadini saranno allacciati all’acquedotto. Partirà entro l’estate il cantiere al confine fra Treviso e Carbonera, che coinvolgerà via Brigata Marche, via Bibano, via Vittorio Veneto; e via Primo Maggio a Carbonera.
Alto Trevigiano Servizi, Ats, realizzerà 5 chilometri di condotte per un bacino d’utenza potenziale di oltre 5 mila utenti, in un’area priva di rete idrica. Il costo dell’intervento è di 2 milioni e 200 mila euro.
Previsti anche i lavori per la posa di 300 metri di rete fognaria a Treviso in via Battistel, una parte di via Brigata Marche e di via Bibano, altri 250 mila euro di investimento. La consegna ufficiale dei lavori all’impresa Brussi avverrà a giorni, l’inizio del cantiere a giugno.
«Attualmente nell’area il prelievo dell’acqua avviene attraverso i pozzi privati», dice l’amministratore delegato di Ats, Pierpaolo Florian, «La gestione autonoma dell’approvvigionamento idrico espone gli utenti a rischi legati al fenomeno di carenza della falda, rischi che la presenza di una rete idropotabile alimentata da più fonti consente di superare».
Verrà così realizzata una dorsale di distribuzione che si articola fra gli abitati di Carbonera e Biban fino a raggiungere viale Brigata Marche e collegarsi alla rete già esistente a Treviso, che in un primo tempo fungerà da principale fonte di approvvigionamento.
In futuro, quando sarà attiva la condotta proveniente dal campo pozzi di Salettuol di Maserada (in fase di progettazione), questa diventerà la fonte di alimentazione primaria. La nuova rete di distribuzione consentirà così di collegare il capoluogo al campo pozzi di Salettuol, integrando le portate provenienti dalle fonti locali e aumentando la flessibilità della rete durante i periodi di carenza idrica. Infine, il progetto prevede che, lungo il tracciato della nuova rete, vengano predisposti due idranti pubblici da collocare in vicinanza di zone abitate.—
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