Acqua potabile inquinata a Ramon, il sindaco chiude i rubinetti

Dopo le segnalazioni arrivate dai residenti, il Comune di Loria in accordo con Ats ha vietato l’uso dell’acqua in via Brenta. È già partita la campagna di bonifica con il cloro della rete dell’acquedotto.
Autobotti per rifornire gli abitanti genovesi che a causa dei tubi dell'acqua ghiacciati non hanno acqua nelle loro case, questa mattina 07 febbraio a Genova...-ANSA/LUCA ZENNARO-
Autobotti per rifornire gli abitanti genovesi che a causa dei tubi dell'acqua ghiacciati non hanno acqua nelle loro case, questa mattina 07 febbraio a Genova...-ANSA/LUCA ZENNARO-

LORIA. Il Comune di Loria, in accordo con la società Alto Trevigiano Servizi, ha deciso di emettere un’ordinanza di non utilizzo dell’acqua potabile in via Brenta nella frazione di Ramon di Loria a causa di possibile presenza di agenti patogeni nell’acqua stessa.

Dopo aver ricevuto delle segnalazioni dai residenti che hanno riscontrato acqua non limpida in uscita dai rubinetti di casa, Alto Trevigiano Servizi ha provveduto ad effettuare le analisi, riscontrando in mattinata, l’assenza di cloro residuo nell’acquedotto comunale che serve le abitazioni di via Brenta. Tale assenza di cloro residuo potrebbe indicare una possibile contaminazione dall’acqua proveniente da altre fonti esterne. La linea acquedottistica interessata, ovvero via Brenta, è stata immediatamente chiusa ed è in atto la fase di “iperclorazione” per disinfettare le tubazioni.

Sono state effettuate analisi anche nelle linee vicine a quella probabilmente contaminata, che hanno dato risultato negativo: presentano infatti adeguati livelli di cloro residuo che evidenzia l’assenza di agenti patogeni. Appena sarà terminata l’operazione di iperclorazione verranno effettuate delle ulteriori analisi che permetteranno di valutare la situazione. «Nel frattempo», è l’appello sottoscritto da Ats e Comune, « si raccomanda agli utenti della via interessata, la sola via Brenta, di non utilizzare l’acqua di rubinetto per scopi alimentari. Ats, fin dal pomeriggio, ha provveduto a posizionare in loco un approvvigionamento sicuro di acqua potabile mediante un’autocisterna da 8000 litri».

Maggiori dettagli nella Tribuna in edicola giovedì 4 luglio.

Argomenti:inquinamento

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