A27, i sindaci chiedono un nuovo casello «Conegliano Nord servirà 140 aziende»

CONEGLIANO
C’è un’opera incompiuta che pochi conoscono e che potrebbe diventare il grimaldello per una novità viabilistica assoluta: il collegamento diretto tra l’autostrada A 27 e la zona industriale di Conegliano e Vittorio Veneto. Si tratta dello svincolo già parzialmente predisposto, alle spalle dell’area di servizio a Scomigo, realizzato in tempi in cui si immaginava che proprio quella dovesse essere l’uscita sud di Vittorio Veneto, anziché Cozzuolo. L’altro ieri si sono trovati a pranzo i sindaci Fabio Chies ed Antonio Miatto, il primo di Conegliano e il secondo di Vittorio Veneto e alcuni loro collaboratori, tra cui il presidente del consiglio comunale di Conegliano Giovanni Bernardelli. Davanti ad una pizza, in quel di Ogliano, Chies e Miatto si sono detti d’accordo nel chiedere alla Società Autostrade di favorire la zona industriale con un nuovo casello, evitando – come ha sottolineato Chies – che centinaia di camion al giorno, diretti alle 140 fabbriche dell’area, escano a San Vendemiano invadendo le strade coneglianesi, oppure si portino fino al casello di Cozzuolo, fiondandosi poi sulle strade vittoriesi. Detto, fatto. «Al rientro dalle ferie – anticipa Chies – inviteremo gli imprenditori di questa zona industriale ad un incontro per raccogliere puntualmente le loro esigenze». Grandi lavori per il nuovo casello non sarebbero da fare. C’è già il sovrappasso, c’è pure la rampa di uscita. Subito dopo si presenta la ferrovia, ma è già in costruzione il sottopasso in via Cal Larga. Una strada, questa, che s’inoltra verso le direttrici principali che attraversano la zona industriale e specificatamente quella che diventerà la nuova circonvallazione di San Giacomo, ossia una variante della Statale 51 Alemagna. I camion diretti in questo modo agli stabilimenti di Scomigo e San Giacomo eviterebbero 8 Km di strade urbane a sud e almeno 5 Km a nord. Si creerebbe, a questo punto, il doppione con il vicino casello di Cozzuolo, quello di Vittorio Veneto sud. «Starà alla società Autostrade per l’Italia decidere cosa farne – sottolinea l’assessore vittoriese Bruno Fasan - per noi sarebbe un’opportunità che rimanessero entrambi i caselli. I costi di gestione non sono affatto pesanti, perché già in A 27 ci sono le barriere automatiche». Il casello di Scomigo viene sollecitato in particolare da coloro che abitano in via Sotto le rive e in via Cal de Livera, due strade molto strette a sud di Vittorio, percorse ogni giorno da numerosi camion, con disagi per i residenti. In prospettiva si pone anche un’altra opportunità: la maxi circonvallazione dall’uscita del traforo di Santa Augusta, a Costa di Vittorio, fino alla zona industriale di Scomigo. —
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