A Vittorio Veneto il nuovo robot intelligente opera i tumori senza cicatrici

Vittorio Veneto. Grazie al dispositivo il reparto vittoriese è il più tecnologico d’Italia nel settore Otorinolaringoiatria. Benazzi: «2.700 interventi l’anno e 3 milioni di introiti da utenti fuori regione» 

VITTORIO VENETO. Oltre 2.700 tra interventi e trattamenti della patologia di gola, bocca e naso, 500 pazienti oncologici, tra i quali 350 con tumore alla laringe. Numeri che fanno dell’Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Vittorio il reparto tecnologicamente più avanzato d’Italia nel settore, nonché il primo centro nazionale per volume di attività con il 70% di utenti con neoplasia che provengono da fuori Veneto.

«Il polo vittoriese è un’eccellenza a livello regionale e internazionale perché è in grado di offrire chirurgia avanzata per la cura dei tumori alla base della lingua, ma anche a laringe, carotide, tiroide. Siamo particolarmente orgogliosi del fatto che il reparto attrae pazienti da fuori regione con un introito di 3 milioni di euro l’anno, una cifra davvero importante» evidenzia il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi.

TECNOLOGIA INNOVATIVA Altro fiore all’occhiello è il sistema Flex RoboticSystem recentemente noleggiato dall’azienda sanitaria. Si tratta di un robot flessibile per la chirurgia mininvasiva ad alta precisione del cavo orale: valore sul mercato 1,2 milioni di euro.

Di macchinari come questo se ne contano in tutto 3 di operativi nel nostro Paese, e l’apparecchio vittoriese è l’unico in servizio nel Nordest. «Per adesso stiamo noleggiando l’apparecchi, ma non appena ci sarà la gara provvederemo ad acquistarlo con un investimento» aggiunge il dg Benazzi.

ESPERTI A CONFRONTO

Dal 21 al 24 ottobre, in occasione del Master internazionale di Laringologia Oncologica, il macchinario verrà impiegato nella prima seduta operatoria eseguita in diretta 3D davanti ai più grandi luminari in materia presenti al congresso, che avrà come referenti scientifici il primario emerito Giuseppe Rizzotto e il dottor Andy Bertolin, attuale direttore dell’Unità complessa di Otorinolaringoiatria. La procedura chirurgica verrà gestita davanti alle telecamere da un chirurgo alla consolle, impegnato a pilotare il robot per asportare una neoplasia alla laringe a un paziente 70enne. Ieri le prove generali tenute dal primario Bertolin.

IL ROBOt chirurgico

«Il robot è arrivato nel nostro reparto dal 1° di ottobre, il primo intervento è andato bene, era una patologia benigna della laringe, ma il macchinario è in grado di garantire ottimi risultati per quel che riguarda tutta la chirurgia della laringe, anche patologie di natura maligna, riguardanti le alte vie respiratorie e digestive, trattabili per via transorale» evidenzia il primario Bertolin.

L’esperto ribadisce come il master in partenza la prossima settimana sia un’occasione per trasferire competenze e metodiche che fanno della scuola vittoriese un’eccellenza su scala internazionale.

«I vantaggi del sistema Flex RoboticSystem sono molteplici» aggiunge Bertolin «l’accesso attraverso il cavo orale permette di praticare una chirurgia raffinatissima, senza tagli esterni, con evidenti vantaggi in termini di minori complicanze, migliore estetica e un più veloce recupero funzionale post-operatorio del paziente, grazie anche al supporto offerto dall’associazione Amici della Voce per accogliere l’utenza». Il confronto di 80 tra medici e scienziati radunati a Vittorio Veneto per il master sarà utile anche per ricordare l’importanza della prevenzione. Al netto della predisposizione genetica, sono nemici della bocca il fumo e l’alcol. —


 

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