A Treviso ferragosto senza musei Gli albergatori: assurdo

TREVISO. «Siamo spiacenti. Chiuso per Ferragosto». I musei civici di Treviso danno forfait ai tanti visitatori in città. Il museo Bailo e Santa Caterina spengono le luci in una delle giornate più “turistiche” dell'anno. E le polemiche non mancano. «E' scandaloso che questo avvenga. La città si deve adeguare ai tempi e rispondere alle presenze quando ci sono e non quando si vorrebbe arrivassero» denuncia Giovanni Cher, neopresidente di Federalberghi Treviso. Parole che pongono una questione ben precisa: se è vero che la vocazione turistica di una città si misura nel numero di servizi, luoghi d'interesse, bar, ristoranti e negozi aperti, quello che accadrà a Treviso per Ferragosto è l'esatto opposto. Si preannuncia un centro con tante serrande abbassate, pochi locali in cui pranzare e musei inaccessibili.
I precedenti non mancano. Basti pensare al Bailo chiuso per la domenica di Ognissanti nel 2015. Situazione rimediata invece per il ponte dell'Immacolata, Pasqua e Pasquetta, con Ca' Sugana che è riuscita a garantire un'apertura straordinaria degli spazi. Per Ferragosto invece i turisti dovranno rinunciare a godersi gli affreschi di Tomaso da Modena e anche le opere della galleria del Novecento. «Ci stiamo avvicinando al tutto esaurito. Abbiamo un buon riscontro last minute, soprattutto di clientela europea che ha prediletto le mete italiane rispetto ad altre destinazioni, complici le incertezze sul piano internazionale, la paura del terrorismo e l'instabilità di aree come il Nord Africa e la Turchia. Siamo passati dal turismo business a quello leisure. Tutta la filiera deve adeguarsi a queste nuove esigenze di mercato» aggiunge il numero uno degli albergatori.
Un invito rivolto anche ai ristoratori trevigiani già bacchettati in tempi non sospetti dal’assessore al commercio Paolo Camolei per aver tenuto chiuso, in tanti, durante le domeniche delle feste in piazza cittadine. Eppure il 15 agosto buona parte resterà chiuso. Su dieci esercizi casualmente interpellati solo tre saranno operativi.
«Ci risiamo. L'ufficio turistico continua a ricevere richieste, la gente sta arrivando a Treviso e quello che la città ha da offrire sono due musei civici chiusi e un centro deserto in cui non volerà una mosca» sospira Lucia Maria Benedetti, titolare del centro guide e servizi turistici del Veneto. Per aiutare chi arriva in città, l'Ufficio Turistico di piazza Borsa resterà aperto cercando di dare alternativa. Alcune? Una visita al Museo Diocesano di Treviso, tenuto aperto dai volontari, offre una mostra sulla storia dell'occhiale, una visita fuori porta.
«Speriamo che non succeda più di avere una Treviso solo parzialmente visitabile. Se vogliamo il turismo dobbiamo essere pronti ad accoglierlo» sottolinea Benedetti. Auspicio che per il momento si risolve nell'amarezza di una telefonata. Siete aperti a Ferragosto? Un rammaricato dipendente del Santa Caterina sospira: «No». Dando la colpa alla coincidenza della data feriale con il lunedì, che tradizionalmente è il giorno di chiusura del museo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso