A Godega case svaligiate e ladri in fuga nei campi: «Viviamo in balia dei ladri»

Ennesimo raid a Pianzano di Godega, in una villa presi a calci i cani per fuggire. I residenti inseguono la banda: «È un inferno, per alcuni di noi è la quarta volta»

Diego Bortolotto
Una delle villette svaligiate a Godega
Una delle villette svaligiate a Godega

Hanno messo a soqquadro l’abitazione dove vive un’anziana vedova. Hanno poi assaltato la villetta in cui si trovava una coppia, nonostante l’allarme e con i residenti che urlavano di aver chiamato i carabinieri. Nella fuga hanno preso a calci il cane del loro vicino. Sono poi entrati nel giardino di un’altra casa a poca distanza, ma sono stati braccati da Aki e Cb, un labrador e un meticcio, che hanno cercato di azzannarli.

Hanno minacciato il padrone dei cani, un ventenne, che ha lanciato l’allarme e si è messo all’inseguimento della banda di tre ladri insieme a mezza Pianzano.

Un intero paese si sente in balia dei malviventi, un incubo ininterrotto da mesi. Lunedì sera, tra le 21 e le 22.30, la frazione di Godega è stata presa di mira ancora dalla banda, che nelle scorse serate aveva colpito a Bibano, nella casa della famiglia di un militare statunitense.

Aki e Cb che hanno braccato i ladri in fuga
Aki e Cb che hanno braccato i ladri in fuga

A Pianzano il raid è avvenuto in un arco di 400 metri in linea d’aria e nelle stesse vie colpite già nel mese scorso e durante l’inverno. In via Verdi i malviventi sono entrati nella casa di una settantenne, Antonella Della Giustina.

«Mi hanno messo sottosopra la casa», ha raccontato ai parenti, sotto shock. «Sono stata fortunata, io avevo in casa oro e soldi, mi avranno preso una trentina di euro dal portafoglio». La volta precedente la banda aveva tentato di introdursi in un appartamento nel condominio di fronte. Verso le 21. 30 l’assalto alla villetta dei coniugi Mauro Sant e la moglie Anna, in via Dei Pini.

«A quell’ora ho inserito l’allarme e sono tornato in salotto con mia moglie», racconta il proprietario. In quel momento, al buio non ci ha fatto caso, ma i banditi avevano già fatto il foro sulla finestra, nascondendosi per colpire. «Improvvisamente abbiamo sentito dei colpi, non capivamo cosa fossero, ed è partito l’allarme», spiegano i coniugi. I ladri avevano scassinato l’unica finestra senza inferriate e iniziato a ribaltare armadi e cassetti in camera, trovando una collana e orecchini d’oro.

«Sono rimasti dentro anche quando è scattato l’allarme e gli abbiamo detto che avevamo chiamato i carabinieri», raccontano i coniugi Sant. «Per noi e i nostri figli è la quarta volta che viviamo questo incubo, deve essere trovata qualche soluzione». Nella fuga i delinquenti hanno preso a calci il cane del vicino, Eddy Bolzan, uno degli ultras dell’Imoco volley che aveva appena festeggiato la vittoria del grande slam delle pantere. Ma la banda non si è arresa.

A piedi sono corsi verso una stradina interna di viale Vittorio Veneto, dove tre settimana fa avevano già svaligiato la casa della famiglia di Franco Zanette. Martedì verso le 22. 20 hanno preso di mira l’ultima casa in fondo al vicolo. «C’era qui mio figlio Thomas», spiega la madre. «Un amico l’aveva avvisato che in giro c’erano dei ladri. Uno era dentro il giardino, l’altro ha scavalcato per recuperare il complice perché i nostri cani lo stavano braccando, fuori c’era un altro ladro, più basso di statura. Hanno minacciato mio figlio».

Sul posto sono intervenute tre pattuglie dei carabinieri. Diversi pianzanesi, già organizzati nei gruppi autonomi di controllo del vicinato, sono scesi in strada e campi alla caccia dei ladri. 

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