Una vittoria al... Baccio “Nibalino” sbanca un ridotto Frare De Nardi

Il siracusano di Avola della Colpack si aggiudica  la medaglia d’oro battendo in volata il pugliese Monaco



Pioggia, vento, persino neve. Una giornata da tregenda che riporta con la mente a gennaio e costringe la direzione di corsa, d’intesa con la giuria, a una riduzione drastica del percorso: 96 km contro i 156 previsti, traguardo trasferito da Vittorio Veneto a Sella Fadalto. Così pare quasi un paradosso che a sbancare il Frare De Nardi numero 64 sia un siracusano di Avola, interessante prodotto di una terra che fa rima con sole: il suo nome è Paolo Baccio, da quest’anno corre con la Colpack e qualcuno in passato l’ha ribattezzato “Nibalino”. Perché alle radici siciliane ha abbinato l’apprendistato in Toscana - fino al 2018 - con la Mastromarco. «Ma io sono passista, lasciate perdere», ribatte subito l’allievo del diesse trevigiano Mirco Lorenzetto. Eppure stavolta s’impone da scalatore, mostrando anche spunto veloce. Baccio evade infatti sulle prime rampe del Fadalto (versante Vittorio Veneto) con il pugliese Alessandro Monaco (Casillo Maserati), compagni di fuga per 20 km: poi, sull’inedito epilogo in salita di Sella Fadalto (da Ponte nelle Alpi, temperatura 4 gradi), s’aggiudica lo sprint a due, mettendo in saccoccia il terzo sigillo 2019 dopo la crono di Montecassiano e Castiglion Fibocchi. «È stata la volata di chi ne aveva di più», afferma il 21enne siracusano, a segno al Trofeo Piva 2018 e azzurro all’ultimo Fiandre Under 23, «Il maltempo ha reso la corsa più selettiva, presto siamo rimasti una trentina. Poi, dal Fadalto, ce la siamo giocata io e Monaco. L’obiettivo del 2019? Passare pro’». A tenere banco è però il terribile meteo, con cui hanno dovuto fare i conti i corridori. Che ha cancellato pure il nuovo finale, che prevedeva l’ascesa del San Lorenzo. «Avevamo visto le previsioni in settimana, ma non pensavamo potesse essere così brutto da dover modificare il percorso», commenta Baccio, «Una giornata tremenda». Già prima dello start, gli organizzatori – capitanati da Maurizio Montini – avevano chiesto di tagliare il passaggio ad Arfanta per ragioni di sicurezza. Poi, su richiesta dello stesso Frare De Nardi e dei direttori sportivi, si è arrivati alla versione-bonsai della classica vittoriese, privata pure del traguardo in viale della Vittoria. «Una bufera, non si poteva fare altrimenti», conclude Montini, presidente Frare De Nardi, «A Sella Fadalto, prima dell’arrivo di Baccio, è caduto pure qualche fiocco di neve».

Ordine d'arrivo: 1) Paolo Baccio (Colpack) 96 km in 2h25’03”, media 39,710, 2) Alessandro Monaco (Casillo Maserati); 3) Daniel Smarzaro (General Store), 4) Francesco Di Felice (General Store), 5) Alessandro Covi (Colpack), 6) Enrico Salvador (Northwave), 7) Filippo Tagliani (Casillo Maserati), 8) Riccardo Verza (Zalf), 9) Edoardo Faresin (Zalf), 10) Yuri Colonna (Casillo Maserati). —



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