Sara Cardin sfiora il bronzo Punti preziosi verso Tokyo

La trevigiana protagonista a Parigi negli Open della World Karate Federation Nella finalina ha ceduto alla numero uno del ranking mondiale, Terliuga

PARIGI. Per quanto visto allo Stade Pierre de Coubertin di Parigi, per gli Open 2018 di karate della Word karate federation, valevoli per il circuito della Premiere League internazionale, è stato come assistere ai campionati del mondo di questa disciplina in quanto erano presenti 81 nazioni per un totale di 756 partecipanti e tutti atleti che, per regolamento, devono essere classificati entro i primi cento posti nel ranking mondiale della propria categoria.

Folto il gruppo della nazionale italiana a Parigi, con l’atleta di punta degli azzurri, la trevigiana Sara Cardin, attualmente quarta nel ranking mondiale dei –55 kg. kumite (combattimento). Dopo aver vinto nelle eliminatorie tre incontri, superata la giapponese Yamada, la rappresentante dell’Azerbajian Gasimova e l’egiziana Attia, veniva superata nelle semifinali dalla rappresentate della Malajsia, Jefry Krishman per 0-1, e pertanto ha dovuto disputare la finalina per il bronzo, opposta alla Ukraina Anzhelina Terliuga, atleta prima nel ranking mondiale e che nello scorso ottobre aveva superato proprio la Cardin nella competizione di Salisburgo. L’incontro per il bronzo, disputatosi domenica mattina allo Stade De Coubertin, alla presenza di un foltissimo pubblico, è stato molto intenso. Due minuti di gara, con le due atlete protese alla conquista della vittoria per il terzo gradino del podio, centoventi secondi tutti d’un fiato con Sara Cardin che tatticamente era superiore alla Terliuga ma i molti tentativi messi in atto producevano solo una bandierina e non le due necessarie per il punto. La Ukraina, invece, riusciva a venti secondi dal termine a colpire conquistando così il punto necessario per la vittoria. Negli ultimi secondi la Cardin si produceva in un caparbio tentativo di sovvertire le sorti dell’incontro con una tecnica di proiezione che però non veniva assegnata consegnando così il bronzo alla Terliuga.

«È gennaio, non sono ancora al top della forma, ma tatticamente ho fatto dei gran begli incontri - dice Sara - peccato per la finale, ho condotto io l’incontro ed ero convinta di essere entrata con una tecnica di pugno al viso e una proiezione che avevo studiato apposta per lei; gli arbitri non me le hanno premiate e pazienza, per stavolta è andata così, ma ormai le sto con il fiato sul collo e quando sarà l’ora non le lascerò via di scampo. Avanti tutta».

Poiché la qualificazione a Tokyo2020 dipenderà dal ranking mondiale, anche i punti conquistati con il quinto posto (la sconfitta nella finalina non dà il quarto) sono fondamentali per poter essere nella top-list delle prime otto e quindi testa di serie nelle prossime competizioni per avere un posto sull’aereo per il Giappone. Prossimi impegni: mercoledì 31 partirà per il Libano, non per una competizione, bensì per una visita al contingente italiano della brigata Folgore in missione in Libano, tre giorni per insegnare il karate alla popolazione locale. Poi la seconda tappa della Premiere League che si svolgerà a Dubai dal 16 al 18 febbraio, seconda nel 2016, in marzo a Rotterdam dal 16 al 18 3° posto 2017, 6-8 aprile a Rabat (Marocco) 3° nel 2017, dal 8 al 10 giugno a Istanbul (Turchia), 14-16 settembre a Berlino. 12-14 ottobre a Tokyo. Ed a novembre dal 6 all’11 i mondiali a Madrid.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso