Pnrr in Veneto: superati i 14 miliardi di euro di progetti finanziati

Il tasso di avanzamento dei canteti veneti è secondo solo al Friuli Venezia Giulia. Gerotto (Ance Veneto): «Le imprese stanno correndo, ma serve una proroga»

 

Un cantiere. A che punto è la realizzazione del Pnrr in Veneto?
Un cantiere. A che punto è la realizzazione del Pnrr in Veneto?

Finora il numero di progetti in Veneto finanziati con risorse provenienti dal Pnrr si attesta a 23.850 per un valore corrispondente a poco più di 14 miliardi di euro (+1,9% rispetto a gennaio 2025).
Nella prima parte del 2025 c’è una crescita di progetti solo nell’ambito dell’agricoltura ed economia circolare (+966) per un valore complessivo di 783 milioni di euro.

Pnrr a che punto siamo in Veneto
Pnrr a che punto siamo in Veneto

Il presidente Ance Veneto: serve una proroga

«Siamo in una fase esecutiva e conclusiva dei progetti avviati», spiega Alessandro Gerotto, presidente di Ance Veneto, «Il Parlamento europeo ha chiesto di prolungare di diciotto mesi la scadenza per realizzare gli interventi che non saranno finiti entro il 31 agosto 2026 e quindi non resta che auspicare una presa di realtà da parte dei decisori. Non sempre si riesce a fare tutto con tempi risicati e pagamenti posticipati: le imprese stanno dimostrando grande determinazione, ma il contesto non aiuta per niente. Sottolineo soltanto che riguardo i progetti per lavori pubblici tre su quattro sono in fase di esecuzione, ma di questi solo il 12,7% risulta in corso come da previsione. Siamo in uno stato di avanzamento generale fra il 30 e 40 per cento».


L’analisi

«Il volano del Pnrr», aggiunge Gerotto, « è stato utile, ma cominciamo a guardarlo al passato e il rallentamento del settore delle costruzioni va affrontato con decisioni strutturali riguardo, soprattutto, la domanda abitativa insoddisfatta. Tra il 2018 e il 2023, la popolazione italiana è diminuita di quasi un milione di persone, ma nello stesso periodo il numero di famiglie è cresciuto di oltre 714mila unità per effetto dell’aumento dei nuclei composti da una o due persone. E’ anche a questo dobbiamo saper rispondere. Siamo il Paese europeo con il peggiore rapporto tra nuove costruzioni e aumento delle famiglie. Decidere di non decidere, dal prossimo anno, sarà la peggiore scelta possibile».

La classifica

Secondo le elaborazioni del Centro studi di Ance Veneto – riguardo il Pnrr - l’area regionale connotata dal tasso di avanzamento più alto in termini di realizzazione media, pari a circa il 39%, è quella del Friuli Venezia Giulia; seguito dal Veneto (38%), Lombardia (37%) e Toscana (36%). Ulteriori 10 aree regionali evidenziano risultati ricompresi nel range 30-34 per cento, mentre le restanti 5 si collocano su valori inferiori, ma comunque vicini (27-29%).

I lavori pubblici

Focalizzando l’attenzione solo nell’ambito dei lavori pubblici l’ammontare complessivo dei progetti in Veneto è pari a 11,5 miliardi di euro, di cui due terzi sono finanziati proprio con risorse del Pnrr (7,7 miliardi). Si tratta di 1.427 progetti suddivisi nelle 7 missioni che compongono il Piano.
Il maggior numero di interventi è rivolto al potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione (464 interventi nella componente M4C1), seguito dai lavori per la digitalizzazione ed innovazione in ambito culturale e turistico (284 progetti - M1C3) e dalle opere su infrastrutture sociali (275 iniziative - M5C2).

Tuttavia, sono le opere legate alla mobilità sostenibile, ed in particolare agli interventi sulla rete ferroviaria per l’alta velocità, quelli che valgono di più in termini di valore (quasi 7,8 miliardi di euro) di cui due terzi finanziato proprio con Fondi Pnrr.

Gli interventi di edilizia scolastica valgono in media 1,7 milioni di euro, mentre di maggiore portata sono gli interventi sulle infrastrutture sociali (2,1 mln euro - M5C2) e quelli in ambito sanitario, in particolare sulle strutture per l’assistenza sanitaria territoriale (1,9 milioni di euro per intervento - M6C1).

Le opere nell’ambito del turismo e cultura 4.0 valgono in media circa 350 mila euro e sono finanziate per oltre il 90% dai Fondi Pnrr. Incidenze significativamente elevate di finanziamento provenienti dal Piano si registrano nelle opere per la tutela del territorio (M2C4 – 81,7%) e gli interventi nell’ambito dell’edilizia scolastica (74,1% - M4C1).

La suddivisione dei progetti in ambito Pnrr in base al settore di competenza fornisce una differente ridistribuzione delle risorse mettendo in evidenza una rilevante incidenza dei finanziamenti europei sulle infrastrutture ambientali (74%) e sugli edifici con finalità sociali come scuole, impianti sportivi ed altri edifici pubblici (66,2%). Le opere su impianti ed attrezzature per attività produttive e la ricerca, seppure solo 13 in totale, sono finanziate completamente da risorse Pnrr, all’altro estremo, invece, i finanziamenti del Piano sulle infrastrutture sanitarie hanno un impatto inferiore alla media (60,1%).

Complessivamente, circa il 10% dei progetti per lavori pubblici risulta ancora in una fase preliminare o di avvio, mentre circa tre su quattro sono in fase di esecuzione, ma di questi solo il 12,7% risulta in corso come da previsione. Per la maggior parte di essi (59,4% del totale) non risulta alcuna specifica sull’effettivo rispetto dei tempi di esecuzione. La quota rimanente (18,4%), fa riferimento, invece, ai lavori con iter concluso.
Se nel complesso in Veneto la percentuale dei progetti completati in ambito Pnrr è pari al 38% (se si comprendono anche forniture e servizi), restringendo il campo ai soli lavori pubblici tale percentuale si dimezza scendendo al 18,4%.

Solo nell’ambito sanitario si registra una percentuale di completamento significativamente superiore alla media (32,4%) mentre in alcuni settori come quello energetico nessuno dei progetti in essere risulta ancora terminato.

Ciò si riflette anche sull’ammontare delle risorse fin qui spese che risulta solo il 6,6% del totale delle risorse impegnate. Quest’ultimo dato, tuttavia, non esprime l’ammontare di risorse effettivamente speso in quanto si fa riferimento ai soli progetti completati e non si comprendono i progetti in essere: se si dovesse tenere conto anche delle risorse utilizzate per i progetti ancora in fase di esecuzione, come la Tav, la percentuale di risorse Pnrr effettivamente utilizzata sarebbe molto più elevata.

 

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