Don Zuliani, funerali senza Berlusconi

Almeno un migliaio di persone ha assistito nel duomo di Conegliano al funerale di don Antonio Zuliani, il presidente della 'Piccola Comunita'' per tossicodipendenti e padre spirituale del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, morto giovedi' scorso all'eta' di 89 anni. Assente il premier, c'erano il fratello Paolo e i ministri Maurizio Sacconi e Luca Zaia.
Il feretro e le autorità
Il feretro e le autorità
Almeno un migliaio di persone ha assistito nel duomo di Conegliano al funerale di don Antonio Zuliani, il presidente della 'Piccola Comunita'' per tossicodipendenti e padre spirituale del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, morto giovedi' scorso all'eta' di 89 anni. Assente il premier, la cui presenza sembrava confermata fino a ieri, hanno preso posto nelle primi file molte personalita', fra cui i ministri Maurizio Sacconi e Luca Zaia, il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro e Paolo Berlusconi, che si e' detto sorpreso del forfait del fratello.


''Avevamo programmato di venire insieme - ha raccontato - Silvio pero' aveva degli impegni e poteva farlo solo in elicottero, ma le previsioni meteorologiche non erano delle migliori. E poi doveva fare anche un esame clinico, si parlava di una Tac, almeno cosi' mi hanno detto ma non ne sono sicuro''.


Paolo Berlusconi ha ricordato la ''figura eroica'' di don Zuliani, il cui unico 'peccato' - ha detto - era il suo ruolo come officiante di matrimoni: ''Non e' stato molto fortunato, ne' con me, ne' con Silvio. Gli dicevo sempre: impari a fare matrimoni che resistano'', ha raccontato infatti il fratello del premier.


Il feretro di don Zuliani, una cassa di legno chiaro estremamente semplice, e' stato portato a spalla da vari ospiti della comunita'. La cerimonia e' stata celebrata dal vescovo di Vittorio Veneto, mons.Corrado Pizziolo. ''I media - ha detto il vescovo nell'omelia - hanno messo in evidenza le amicizie di don Antonio con personalita' politiche, ma non sempre che lui fu soprattutto amico dei giovani e di Gesu'''.


L'uscita della bara dalla cattedrale e' stata accompagnata da un lungo applauso al quale e' seguito un silenzio quasi assoluto lungo i circa 200 metri in cui il carro funebre ha proceduto a passo d'uomo per le vie della citta', prima di accelerare verso il cimitero.

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