Zanardi dona l’oro ai 140 volontari di Giocare in Corsia

CONEGLIANO. Il 2012, con le tre medaglie alla Paralimpiade di Londra, l’ha consacrato tra le stelle dello sport mondiale. Il 2013 è iniziato con il successo della Treviso Marathon ma Alex Zanardi...

CONEGLIANO. Il 2012, con le tre medaglie alla Paralimpiade di Londra, l’ha consacrato tra le stelle dello sport mondiale. Il 2013 è iniziato con il successo della Treviso Marathon ma Alex Zanardi quella medaglia ricevuta in terra veneta, dopo aver tagliato per primo il traguardo, non ce l’ha più. L’ha voluta donare ai volontari dell’associazione Giocare in Corsia della Lilt che lo hanno atteso alla fine del percorso, dopo aver a loro volta corso tra i piccoli con i loro colleghi pagliacci, burattini, mimi e maghi che animano le stanze della pediatria del Ca’ Foncello. Una delle volontarie si è avvicinata per chiedere un autografo al pilota di Formula Uno che ha perso entrambi gli arti inferiori nel 2001 in seguito ad un incidente automobilistico. E lo ha fatto con la divisa d’ordinanza di chi porta felicità e allegria ai bimbi malati: palloncini in testa e sui piedi, camice colorato. Il campione, una volta scoperta la straordinaria generosità di quegli atleti un po’ inusuali, non ha esitato un attimo nel decidere di donare la medaglia che aveva al collo ai bimbi meno fortunati. «Tenetela voi, la meritate più di me», avrebbe detto Zanardi. Tra i circa 40 volontari di Conegliano e i 100 di Treviso l’emozione è ancora forte nel ripensare al gesto del pilota. Il progetto «Giocare in corsia» è nato nel 1994 a Treviso e si è poi allargato alla pediatria di Conegliano. Qui uomini e donne di età diverse si danno i turno per leggere favole, raccontare storie, fare giochi di prestigio che faccia dimenticare ai bimbi il dolore e la malinconia per essere lontani da casa. Nel giorno della Treviso Marathon l’associazione è scesa in strada per correre senza dimenticare palloncini e il naso di colore rosso. (r.z.)

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