Volontariato e lavoro le onorificenze al Merito

Consegnati ieri a Palazzo dei Trecento i riconoscimenti a venti trevigiani Premiate anche le forze dell’ordine che hanno gestito l’Adunata alpina
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO GIORNATA DEL MERITO IN PREFETTURA, IN FOTO ANTONIO NETTO
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO GIORNATA DEL MERITO IN PREFETTURA, IN FOTO ANTONIO NETTO
Cesarina, 93 anni, sale a stringere la mano al Prefetto e alza i pugni al cielo: «Ho ancora voglia di vivere e lavorare!». E si prende l’applauso di tutto Palazzo dei Trecento, stipato per la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica a venti cittadini trevigiani. Volontari, forze dell’ordine, professionisti e cittadini. Un gran galà, la Giornata del Merito andata in scena ieri sera, che ha intrecciato storie, emozioni, ricordi di un anno che, ha spiegato il Prefetto Laura Lega, Treviso ricorderà per la crisi delle banche e per la festosa invasione degli Alpini.


Il volontario.
Storie, appunto, come quella del (neo) Ufficiale Antonio Netto, di Trevignano (ma è originario di Montebelluna), volontario della Protezione Civile. Terremoti, alluvioni, emergenze: se li è fatti tutti. Emilia, Marche, L’Aquila, Sarno, persino Chernobyl, nomi incisi nel cuore di un uomo «che sveglia i sindaci nel cuore della notte, ma è pronto a mettersi la divisa e correre ovunque ci sia bisogno» racconta chi lo conosce. Lui si schermisce: «Lo spirito di volontariato è questo. È prendersi ferie dal lavoro e uscire per andare dove c’è bisogno di noi». L’ultima missione, le ricerche di Sofiya, la donna ucraina scomparsa a Cornuda.


L’ex direttrice.
L’emozione (e l’applauso) più forte è quello che Palazzo dei Trecento ha riservato alla signora Cesarina, con il suo entusiasmo e la sua storia. «Per vent’anni è stata direttrice della Casa Albergo dell’Israa e della Residenza Rosa Zalivani di Treviso» raccontano gli attuali responsabili delle strutture, «da quattro anni è diventata residente della Casa Albergo, che è diventata la sua casa. Si è fatta voler bene e rispettare da tutti, la sua esperienza è preziosa». In una casa di riposo, a decine di chilometri di distanza, c’è anche il pievigino Gianni Spina, che ha commosso la Marca perché dal suo alloggio pubblica su Facebook, ogni giorno, le foto della Pieve di Soligo di un tempo. Ieri la figlia, che si chiama Annalisa ed è dirigente della Commissione Tributaria regionale, è stata premiata con il Cavalierato per la sua attività: il Comune di Pieve, presente con il sindaco Stefano Soldan, ne ha approfittato per ricordare (e ringraziare) entrambi.


Tutti i premiati.
Diplomi per i Cavalieri Valeria Dello Iacovo (Altivole), Ottorino Casonato (Castelfranco), Flaviano Iuliano (Chiarano), Cristian De Chirico (Cordignano), Giuseppe Malavenda (Conegliano), Massimiliano Ronzani (Crespano), Riccardino Masini (Istrana), Walter Visentin (Mogliano), Pietro Casagrande (Orsago), Angelo Faloppa (Oderzo), Annalisa Spina (Pieve), Mauro Zennaro (Preganziol), Dino Vecchiato (Preganziol), Alberto Candotti (Treviso), Cesarina Schiavuta (Treviso), Lionello Sauro (Valdobbiadene), Luigi Perenzin (Vidor), Sebastiano Lazzarotto (Zenson). Ufficiali Raffaele Cesarano (Silea), Antonio Netto (Trevignano), Mariangela Maranzano Ferrante (Treviso). Grande Ufficiale il generale Leonardo Di Marco, comandante logistico dell’esercito. Dal Prefetto Lega menzioni particolari per gli uomini di polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco e Suem per l’organizzazione e gestione dell’Adunata degli Alpini.


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