Vittorio lancia «.G» il prosecco del piacere
Viene prodotto da due giovani imprenditrici con il metodo usato per lo champagne

L’etichetta del prosecco «.G» e le due imprenditrici del vino Cinzia Canzian e Pier Francesca Bonicelli delle «Vigne di Alice»
VITTORIO VENETO.
Il vino è anche piacere. Tanto più se si chiama punto G. Meglio: «.G». Questo è il nome del nuovo prosecco Docg prodotto da Cinzia Canzian e Pier Francesca Bonicelli nelle «Vigne di Alice» a Carpesica, in esposizione al Vinitaly in questi giorni.
«Perché il vino che cos'è? Possiamo dire tutto quello che solitamente si dice - spiega subito l'imprenditrice del prosecco, Cinzia Canzian - Ma il vino è innanzitutto piacere. Il suo profumo di primo acchito fa scattare qualcosa, come quando due persone si avvicinano per la prima volta, la prima intesa è olfattiva». E' nato così «.G», un prosecco superiore Docg da «ritorno alle origini», prodotto appunto con metodo classico. Seconda fermentazione in bottiglia e non in autoclave, come invece vorrebbe il diffuso e usuale metodo Charmat. Quindi profumi diversi, essenziali. E' lo stesso metodo che si usa in Francia per lo champagne. E quello che si usava per il primo prosecco nella «sua» zona, quello di una volta. E' diventata una scommessa per il futuro che Cinzia e Pier Francesca hanno portato al Vinitaly 2011. «Mio nonno ha fatto nascere in me la passione del vino, mi diceva sempre che il vino buono si riconosce dal profumo. Il nome è stato dato anche perchè la G sta per glera, il vitigno utilizzato, e per garantito». Richiami forti, emotivi, e sperimentazione non sono nuovi per questa giovane azienda agricola, nata nel 2005 dalle due imprenditrici coneglianesi. C'è infatti «Osè», un vino rosato sperimentale, un vino che appunto osava, nell'abbinamento dei vitigni. «Due storie diverse, ma lo spirito che ci guida è lo stesso - continua Cinzia - La voglia di sperimentare per portare avanti questa bellissima avventura. Siamo felici di aver ottenuto il riconoscimento del nostro prosecco ".G" con metodo classico dalla commissione della Docg, per noi questo vino è una sfida. E' un riconoscimento importante del nostro lavoro, che speriamo crei futuro per la tradizione del prosecco e per la nostra azienda». Una piccola azienda, 8 ettari di viti su ottimo terreno nei colli di Carpesica, nella Docg di Conegliano Valdobbiadene. Oltre alle due imprenditrici, tre dipendenti fissi e lavoratori stagionali, con circa 400mila euro di fatturato e 90mila bottiglie l'anno tra due prosecchi superiori docg, un cuvée, ed un rosato. Ed ora anche «.G».
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