Vioina e le sue figlie, 60 anni nel locale tutto in rosa, la storia a Ponte di Piave

 Anna Luigia Maccagnan, detta Vioina, dal 1959 ininterrottamente gestisce l’osteria “da Violina” storico locale di Negrisia in via San Romano

PONTE DI PIAVE.  Dal 1959 ininterrottamente gestisce l’osteria “da Violina” storico locale di Negrisia in via San Romano, un tempo chiamata via Storta. Anna Luigia Maccagnan, detta Vioina, si era messa dietro il bancone giovanissima quando di anni ne aveva 24; oggi a 84 anni aiuta ancora con competenza ed entusiasmo le figlie Loredana, Sandra e Cristina.

Il locale, che è stato ristrutturato all’inizio degli anni Duemila, continua la bella tradizione di essere gestito sempre da donne. «Prima di me», ricorda Anna Luigia, «la conduttrice era mia madre Regina e prima ancora Annetta».

In questi 60 anni la signora Maccagnan non ha mai perso il sorriso e un’innata ospitalità che le hanno consentito di adeguarsi ai gusti e alle esigenze mutevoli della clientela. «Alla fine degli anni ’50», spiega, «aprivamo l’osteria prestissimo e già all’alba la consumazione più frequente era costituita dalla grappa mescolata o con la china o con la menta; verso le 8 l’ombra di vino era una normalità. Oggi a quell’ora serviamo caffè macchiato e cappuccini accompagnati con buonissimi croissant, mentre il vino», aggiunge, «lo iniziamo a versare dopo le 11, quando gli agricoltori tornano dalla campagna».

E a tavola come sono mutati i menù? «Un tempo», sottolinea, «preparavamo polenta con frittura mista di pesce preso nel Piave, in particolare offrivamo le alborelle e le marcandole, specie oggi in fortissimo calo, praticamente introvabili. Un altro piatto che andava per la maggiore era quello delle trippe che oggi, comunque, continuiamo a proporre. Altre pietanze richieste sono il baccalà e le seppioline».

Dal 1959 ad oggi il mondo è cambiato. «E tanto», commenta Violina, «l’euro ha cancellato le lire a cui era affezionatissima ed anche la nostra osteria si è adattata alle nuove esigenze, diventando più bella, elegante e funzionale. Tra l’altro nelle stanze si respira aria pura, mentre una volta erano avvolte dal fumo delle sigarette. Però riserbo ricordi meravigliosi dei tempi passati. Il futuro? Ho tre nipoti fantastiche Eleonora, Elisa e Veronica a cui un giorno passerò il testimone». 

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