Successione di Filippetto è guerra aperta in giunta

CASTELFRANCO. È guerra aperta nella giunta leghista sul caso Filippetto. Il dibattito si è aperto sull’incompatibilità tra l'attività professionale di geometra e il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica (deleghe ora ritirate) e ha poi scatenato uno scontro interno alla maggioranza di centrodestra. Scontro che si sta consumando in queste ore. Una maggioranza in cui figurano molti operatori e professionisti del settore edilizio. Non è andata giù l'ombra che il caso ha gettato sull'amministrazione, un danno d'immagine e di credibilità notevole. In secondo luogo, è scoppiata anche una guerra per avere le deleghe tolte a Filippetto. Il sindaco Stefano Marcon ha avocato a sé infatti la competenza su aUrbanistica e Lavori Pubblici, deleghe pesanti e che ora per questioni di opportunità si vede costretto a cedere. Chi andrà a prenderle? Su questo è partita la contesa interna alla giunta che vede contrapposti i più importanti esponenti del centrodestra locale. I gruppi di opposizione, dal canto loro, ribadendo come vi sia stata una evidente violazione di legge, hanno richiesto di ottenere copia di tutta la documentazione relativa alle pratiche edilizie in cui dal 2010 a oggi è stato coinvolto lo studio di cui è socio Filippetto, lo studio Geo Services con sede in piazza Europa Unita. Il caso è scoppiato nel penultimo consiglio comunale con un’osservazione della consigliera di opposizione Tiziana Milani. È emerso che in un cantiere situato nella zona artigianale, dietro al Mercatone Uno, il geometra Filippetto ricopre gli incarichi di coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (csp) ed esecuzione (cse). Milani aveva citato a riguardo l’articolo 87 comma 3 del Testo Unico Enti Locali per il quale «i componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall'esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato». Nell'imbarazzo generale, il sindaco Marcon ha sospeso la seduta. Pochi giorni dopo, nel consiglio successivo, ha comunicato di aver tolto a Filippetto le deleghe di Urbanistica e Lavori Pubblici, lasciando al geometra Manutenzioni, Aziende Partecipate e Patrimonio. Marcon ha sottolineato che l'incompatibilità non c'è, ma che per ragioni di assoluta trasparenza è stato meglio sgombrare il campo da ogni possibile dubbio. Lo stesso Filippetto ha sempre negato l'incompatibilità, motivandola con il fatto che l'ambito della sicurezza dei cantieri non ricada nelle competenze del Comune, ma di altri organismi. Nessun ordine professionale si è pronunciato sull’incompatibilità, né assolvendo né condannando Filippetto. Si attende ora la verifica sui documenti chiesti dall'opposizione sugli incarichi in materia di edilizia avuti da Filippetto negli ultimi 6 anni in città.
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