Soldi spariti e firma del cliente falsificata Promotrice stangata

Family banker scoperta e licenziata da Mediolanum Aveva anche redatto una finta lettera di scuse della banca
Di Fabio Poloni

Fa sparire i soldi di una cliente e manda una lettera di scuse falsa su carta intestata della banca. Non solo: redige anche una falsa rendicontazione per far credere alla stessa cliente che la somma sottratta «per errore» era stata riaccreditata. Protagonista della vicenda una promotrice finanziaria di Banca Mediolanum, Annalisa Amati, 45 anni, di Castelfranco. Ora la donna è stata licenziata dalla banca e sanzionata con la sospensione di quattro mesi dall’albo unico dei promotori finanziari.

I fatti contestati alla donna iniziano nell’agosto di due anni fa. La promotrice fa partire un bonifico da 2.600 euro dal conto di una sua cliente, accreditando la somma su un altro conto. A novembre, indagando su alcune movimentazioni considerate sospette (tre bonifici in uscita, tutti a favore della stessa persona) la banca contatta la cliente della promotrice, che però nega di aver disposto quel bonifico da 2.600 euro. La stessa cliente spiega alla banca che la promotrice, interpellata una volta ricevuta la nota di conferma del bonifico, ha giustificato tale operazione come «un errore» della banca. Poco dopo alla cliente è arrivata una formale lettera di scuse redatta su carta intestata di Banca Mediolanum, datata 8 settembre 2013, in cui viene falsamente confermato che la disposizione di quel bonifico era «conseguente a un errore interno» e che la banca «avrebbe provveduto allo storno e alla restituzione delle relative somme», come si legge nella delibera sospensiva della Consob. Infine, una falsa rendicontazione datata 14 ottobre 2014 sul saldo del conto corrente della cliente faceva credere che la somma indebitamente prelevata fosse stata riaccreditata.

Insomma, un inganno triplice che ha avuto vita breve. Somma esigua, collaborazione nel corso dell’indagine e ammissione delle proprie responsabilità: grazie a questi elementi attenuanti, la promotrice finanziaria ha evitato sanzioni ben peggiori, visto che le sue condotte (si è impossessata di denaro di un cliente, ha perfezionato operazioni non autorizzate, ha contraffatto una firma e fatto comunicazioni false) erano passibili anche di radiazione definitiva dall’albo. Le somme sottratte sono state anche restituite da Annalisa Amati alla cliente vittima della contraffazione della propria firma.

Ora, dopo la fine del rapporto di lavoro come family banker con Mediolanum e la sanzione, la promotrice ha cambiato settore di lavoro.

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