Rapinatrice per amore Michela “chiede” 2 anni

CASTELFRANCO. Due anni. È la pena che Michela Maddalena Bortolotto, la ventenne diventata rapinatrice per amore, chiede di patteggiare per chiudere i suoi conti con la giustizia. Il legale della ragazza, l’avvocato Guido Galletti, ha presentato in queste ore istanza di patteggiamento sulla quale dovrà adesso pronunciarsi il giudice. E il patteggiamento è stato chiesto anche dal suo compagno, il quarantatreenne Fernando Bortolon, l’uomo del quale si è innamorata perdutamente e insieme a cui ha messo a segno il colpo.
La vicenda si riferisce alla rapina del 9 agosto scorso quando la coppia di fidanzati aggredì nel suo negozio il gioielliere Giorgio Zacco di Castelfranco, lo malmenò e fuggì con un bottino di 40 mila euro. L’uomo, picchiato, finì in ospedale, mentre i carabinieri riuscirono a risalire ai due amanti grazie anche all’inconfondibile auto arancione sulla quale viaggiavano e con cui avevano fatto il colpo.
La «carriera» criminale di Bonnie&Clyde finì qui: lui andò in cella, lei agli arresti domiciliari nella casa di San Martino di Lupari dove la coppia - originaria di Castelfranco - si era trasferita. E dove, secondo successive contestazioni, aveva avviato un’altra attività criminale: i due affittavano una stanza del loro appartamento a lucciole «gestite» da un gruppo di albanesi. Su tali accuse - favoreggiamento della prostituzione - è ancora aperta l’inchiesta della magistratura, mentre la Procura di Treviso ha chiuso il fascicolo relativo alla rapina al gioielliere chiedendo per i due il giudizio immediato e fissando l’udienza al prossimo 3 dicembre.
Nel frattempo però la coppia ha deciso di arrivare a un patteggiamento. Proprio in queste ore l’avvocato Galletti ha depositato l’istanza per Michela Maddalena Bortolotto; la pena è di poco più di 2 anni. La ragazza, da parte sua, non ha dato spiegazioni alla decisione di compiere la brutale aggressione se non quella di essere stata innamorata di Fernando e di averlo seguito in tutte le sue iniziative, comprese quelle criminose.
«Ero pazza di lui», ha detto la giovane agli inquirenti. E anche per l’uomo, difeso dall’avvocato Fabio Capraro si prospetta il patteggiamento, con una pena però più pesante rispetto a quella della ragazza: 3 anni di reclusione.
Per Michela, che è nata in California, è iniziato intanto un percorso di riavvicinamento alla famiglia di origine che continua a vivere a Castelfranco.
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