Raddoppio delle “Centurie” Proteste dei commercianti
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE. Una decina di commercianti, ristoratori e piccoli artigiani hanno incontrato ieri il sindaco Piergiorgio Prevedello per riferirgli le perplessità sul prospettato...
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE. Una decina di commercianti, ristoratori e piccoli artigiani hanno incontrato ieri il sindaco Piergiorgio Prevedello per riferirgli le perplessità sul prospettato ampliamento del centro commerciale Le Centurie. Grande è la preoccupazione di queste piccole aziende che sanno di non poter concorre con le mega strutture di vendita dove orari e giorni di apertura sono improponibili rispetto alle loro attività di tipo familiare o di piccola impresa. «Aumenteranno le vetrine chiuse se si decentrerà ancora l’attività commerciale in aree esterne del paese», hanno spiegato. «Nel territorio circostante non manca l’offerta merceologica che agli amministratori pare essere insufficiente, mentre invece a cinque minuti di auto si può trovare di tutto, per non parlare degli acquisti che ormai va di moda fare in internet». Insomma, nuovi negozi vorrebbe dire mettere la pietra tombale sull’attività di vicinato. Sul no al consumo del suolo si schiera Patrizio Bertin, presidente Ascom. «Siamo contrari alla desertificazione dei centri storici, vogliamo tutelare i piccoli esercizi che vivono momenti di difficoltà. Per un posto di lavoro creato nella grande distribuzione si finisce per perderne quattro nei negozi di vicinato», dichiara Bertin. «La presa di responsabilità da parte della politica è fondamentale. Troppo spesso abbiamo assistito a candidati sindaci fortemente contrari a nuovi insediamenti che, una volta eletti, cambiavano opinione, magari convinti dal campetto di calcio, una palestrina, una ciclabile. Una cosa è chiara: fino a qualche tempo fa l’opinione pubblica era propensa a giustificare la grande distribuzione, oggi sente di doversi schierare a favore di un territorio che non ce la fa più a sostenere nuove colate di cemento e rischia di diventare nemico delle popolazioni al primo acquazzone di una certa intensità».
( g.a.)
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