Preso a pugni in faccia da un ciclista a Conegliano, architetto finisce al Pronto soccorso

conegliano
Aggredito in centro a Conegliano da un giovane di colore. L’episodio venerdì attorno alle 18.20. In Pronto soccorso è finito Antonio Botteon, architetto sessantenne che si trovava in quel momento sotto al suo studio, in via Rosselli. E che ha rimediato 15 giorni di prognosi dopo essersi preso un pugno in bocca e uno sulla spalla che adesso è semi bloccata.
«Mi trovavo sotto il mio studio e parlavo con un cliente al telefono sul marciapiede» racconta «a un certo punto mi è piombato addosso un giovane in bici, con le cuffiette in testa. Quando gli ho detto che non si poteva andare contromano, mi ha gettato la bici addosso e ha iniziato a colpirmi». Continua: «A quel punto, vedendomi in difficoltà, sono arrivate diverse persone per darmi una mano». L’architetto sostiene di non aver reagito, se non per schivare i colpi. «Gli ho detto di starmi lontano, ma lui mi ha sferrato due pugni, uno in bocca, tanto che il canino mi ha forato la gengiva, e uno sulla spalla. Poi è fuggito gettando la bici con forza sul tetto di una delle auto parcheggiate in strada, per poi riprendersela e correre via». L'architetto ha chiamato le forze dell’ordine. «Ha tentato anche di prendere a pugni il titolare del negozio che voleva aiutarmi, senza riuscirvi». A quel punto l’uomo è andato in commissariato per sporgere denuncia. Che formulerà formalmente domani mattina. «Al Pronto soccorso mi hanno medicato e dato due settimane di prognosi, ma non riesco praticamente a muovere il braccio per via della spalla, sono immobile». L’architetto fornisce anche l’identikit del ragazzo: «Avrà avuto 18 anni, alto 1,80, addosso un paio di pantaloni della tuta, scarpe da ginnastica e un piumino bluette. Non appena l’ho redarguito ha iniziato a urlarmi “razzista”, insultandomi, apostrofandomi in tutti i modi, le stesse cose che ha ripetuto al titolare del negozio che è venuto in mio soccorso». Conclude: «Una volta che avrò formalizzato la denuncia-querela, spero che le telecamere delle forze dell’ordine possano essere utili a identificarlo, episodi simili non sono tollerabili». Le forze dell’ordine dovranno verificare la versione dell’uomo, e vederci chiaro su quanto accaduto. «Sono uscito dal negozio quando mi sono reso conto di cosa stava accadendo» racconta il titolare di Geoidea «non ho visto l’inizio della lite. Ho tentato di fermare il giovane e impedire che aggredisse l'architetto, ma calmarlo era impossibile. Quando ha capito che potevano arrivare le forze dell’ordine, è scappato divincolandosi. Batteon ha provato a inseguirlo, ma era un atleta».
Non è il primo episodio violento avvenuto e a Conegliano che vede per protagonisti giovani. A luglio era scoppiata una rissa che aveva visto il fermo, dopo accurate indagini, di un giovane cittadino senegalese incensurato, in regola con le norme sul soggiorno, che aveva picchiato un albanese di due anni più giovane, finito in terapia intensiva. —
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