Prato della Fiera: via il parcheggione e anche le giostre

Il vicesindaco: «Con l’ampliamento del Ca’ Foncello diventerà un parco a disposizione della cittadinanza»
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO FIERE DI SAN LUCA
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO FIERE DI SAN LUCA

TREVISO. Quando verrà realizzata la Cittadella della Salute, ossia l’ampliamento del Ca’ Foncello, non si potrà più usare Prato della Fiera come un parcheggio, perché diventerà un’area di verde pubblico. E quindi lì non si potranno più fare nemmeno le Fiera di San Luca, che dovranno trovare un’altra collocazione, tipo l’area dell’ex Dogana, a San Giuseppe.

A disegnare questo scenario, rilanciando il progetto già accennato a inizio mandato,  è il vicesindaco Roberto Grigoletto, replicando alle proteste dei residenti della zona, fioccate con tanto di petizione in questi giorni di Fiere, con il Prato invaso dalle giostre. A notte fonda succede di tutto: schiamazzi, gente che vomita, defeca, rifiuti in giro, imbrattamenti. Come porre fine a tutto cio? Se da una parte, a breve, verrà installata una telecamera comunale per la vigilanza, dall’altra bisogna appunto fare i conti con l’ampliamento del Ca’ Foncello, i cui lavori dovrebbero partire il prossimo anno e durare un paio d’anni.

Oggi Prato della Fiera, Fiere di San Luca a parte, è impiegato lungo tutto l’anno come parcheggio gratuito da chi è diretto all’ospedale e, di posti auto a servizio del Ca’ Foncello, già di prima mattina, non ne trova più. È insomma per quasi tutto il giorno una distesa di lamiere. Sebbene sia uno dei tesori, offuscati, del Parco del Sile. E infatti già all’insediamento, nel 2013 la giunta del sindaco Manildo annunciò che Prato della Fiera sarebbe stato valorizzato come merita. Eliminando appunto il parcheggio: succederà alla fine del cantiere dell’ospadale.

Un tema delicato, che anche lo scorso autunno aveva tenuto banco: «Spostiamo le Fiere di San Luca dal Prato della Fiera all’area della Dogana, a San Giuseppe. Ma dal Prato deve sparire anche il parcheggio centrale a servizio del Ca’ Foncello. Solo così Prato della Fiera troverà la dignità che merita», disse il consigliere comunale della Lista Gentilini Mario Conte; ma anche Ricky Bizzarro, musicista e residente a Prato della Fiera, commentò: «I circhi sul Prato della Fiera hanno rotto, così come il parcheggione improvvisato per gli utenti dell’ospedale e, adesso che ci penso bene, anche le Fiere di San Luca hanno fatto il loro tempo. Il Prato della Fiera è un luogo che va rispettato per la sua storia, oltre che per la sua formidabile collocazione: ci vogliono nuove idee, fresche, dinamiche: liberiamo il Prato dalle auto e allestiamoci strutture fisse, ma eleganti, studiate, per un mercatino da tenersi ogni prima domenica del mese, con al centro un palco. Diamogli insomma dignità, anche attrezzandolo come parco giochi per i bambini».

Alessandro Zago

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